Modello Limbadi, l’amministrazione Mercuri apre al volontariato

Punto cottura e mensa nei locali confiscati alla 'ndrangheta. In campo anche l'associazione San Benedetto Abate

C’è voluto tempo, ma, alla fine, il progetto ideato dall’amministrazione comunale di Limbadi, con in testa il sindaco Pantaleone Mercuri e l’assessore all’Istruzione Alessandra Limardo, è arrivato a conclusione. Il punto di cottura per le mense scolastiche del territorio è realtà.

La San Benedetto Abate

La San Benedetto Abate

E lo è anche grazie alla decisiva collaborazione dell’associazione “San Benedetto Abate” di Cetraro guidata da don Ennio Stamile che non solo ha sostenuto il progetto, ma ha messo a disposizione tutto l’occorrente per poter accendere i fornelli e dare il via al prezioso servizio. L’obiettivo è quello di “consentire ai bambini e ai ragazzi delle nostre scuole – spiega Alessandra Limardo – di mangiare cibi caldi preparati sul posto. Tutto questo torna a merito dell’amministrazione comunale e a vantaggio della comunità”.

Limbadi – Il taglio del nastro: Alessandra Limardo, il sindaco Pantaleone Mercuri e don Ennio Stamile

Nel nome di Maria Chindamo

L’amministrazione è andata anche oltre scegliendo di dare all’iniziativa un significato di diversa valenza. La cucina, infatti, è stata realizzata in località “Giardini” in locali confiscati alla mafia ed è stata intitolata a Maria Chindamo, la commercialista di Laureana di Borrello che mani per il momento ignote hanno sottratto all’affetto di familiari e amici la mattina del 6 maggio 2016 davanti al cancello della sua tenuta agricola ubicata in contrada “Montalto”. Non basta. Sempre su scelta dell’amministrazione comunale a Maria Chindamo sarà intitolata anche una via del paese. Un gesto questo particolarmente apprezzato da Vincenzo Chindamo, fratello di Maria. “Limbadi – afferma – non è solo sede di una distruttiva cosca, ma è paese che reagisce e non solo intesta un bene confiscato al nome di Maria, ma, a breve, la farà entrare anche nella toponomastica del paese intestandole una via. Così si recupera il tempo e lo spazio che la criminalità ha sottratto alla cittadinanza limbadese”.

Istituzioni in campo

Alla cerimonia di inaugurazione, oltre agli amministratori locali e a una delegazione dell’associazione “San Benedetto Abate”, hanno preso parte il parroco don Cosma, che ha benedetto la struttura, la dirigente scolastica Marisa Piro, i carabinieri di Limbadi con il maresciallo Lorenzo Corsi, le docenti responsabili dei plessi e una rappresentanza delle mamme, nonché tecnici e responsabili della ditta che hanno eseguito i lavori.

Don Ennio Stamile

Il punto cottura è già in funzione con ottimi risultati e viene gestito dalla ditta “Stuzzicomania” di Gerocarne che ha vinto la gara. Stando a quanto affermato da don Stamile, la cucina limbadese, in futuro, potrebbe allargare il raggio d’azione offrendo il suo servizio anche alle scuole dei comuni limitrofi.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Solo da martedì 22 ottobre tutta l’Italia tirerà un sospiro di sollievo
Nel mirino dell’uomo sarebbero finiti anche i familiari della professionista. Ora dovrà rispondere di minaccia aggravata
Saranno cinque le aree tematiche previste per la rassegna, con l’obiettivo di attivare un percorso utile a coinvolgere, di anno in anno, quante più realtà possibili

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792