Farmacia territoriale di Vibo, continuano i disagi per gli utenti

Nonostante le proteste, continuano le disfunzioni nella fornitura dei medicinali. Mammoliti (Pd) presenta un'interrogazione a Occhiuto

Da anni gli utenti della farmacia territoriale di Vibo protestano perché i locali sono troppo angusti e inadeguati, perché quando piove e quando il sole picchia forte non c’è dove cercar riparo, perché il personale è poco e occorre aspettare ore prima di poter arrivare davanti allo sportello. In fila, peraltro, c’è sempre gente con seri problemi di salute e l’attesa diventa un calvario. Non importa niente a nessuno! In più, dallo scorso 1° settembre è diventato obbligatorio prenotare le medicine telefonicamente o per mail. C’è, però, un inconveniente non di poco conto: al telefono non risponde mai nessuno, la linea è sempre occupata!

Non cambia mai nulla

Non cambia mai nulla

A recepire il malcontento dilagante è il consigliere del Pd Raffaele Mammoliti che, di fronte alla delicatezza della situazione e a qualche episodio di protesta verificatosi di recente, avendo già presentato un anno fa altra interrogazione assieme al consigliere Antonio Lo Schiavo, non esita a depositarne una nuova, a risposta immediata, al presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso. “A distanza di un anno, a quanto pare – scrive Raffaele Mammoliti – nulla è cambiato se, per come si apprende dalla stampa locale, una donna, residente nel Vibonese, affetta da grave patologia, per ottenere un farmaco “salvavita” si è vista, addirittura, costretta a minacciare di incatenarsi ai cancelli dell’Asp di Vibo Valentia. Tanto ha dovuto minacciare questa donna affinché la sua legittima richiesta di fornitura di un medicinale, per lei vitale, venisse presa in considerazione e, finalmente, esaudita>.

Telefono sempre occupato

Stando così le cose, “evidentemente – prosegue – il nuovo sistema di fornitura dei medicinali “salvavita”, adottato dallo scorso primo settembre e basato sulla nuova regola secondo cui detti medicinali si possono avere, soltanto, mediante prenotazione telefonica o tramite email, non ha fatto altro che peggiorare le già gravi disfunzioni, ormai croniche, che attanagliano, da tempo, la Farmacia territoriale. Ed è, senz’altro, inaccettabile (in quanto estraneo ad ogni e qualsiasi logica del vivere civile) – aggiunge l’esponente del Pd – il verificarsi di simili episodi rispetto ai quali urgono interventi realmente incisivi e definitivamente risolutivi”.

Il pallino in mano a Occhiuto

Toccherà, ora, al commissario ad acta della Sanità regionale, Roberto Occhiuto, far sapere “quali utili ed urgenti iniziative intenda adottare, nell’immediatezza, al fine di rendere efficiente il funzionamento della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia”.

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