Al via oggi gli interrogatori di garanzia degli indagati coinvolti nell’operazione Artemis, scattata la scorsa settimana e che ha portato all’arresto di 59 persone. L’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro è stata portata a termine dai carabinieri del Comando provinciale dei carabinieri.
Gli indagati dovranno fornire, assieme ai legali la propria versione dei fatti in merito alle contestazioni mosse dalla Procura e alle diverse ipotesi di reato formulate a carico di ognuno davanti al gip. L’indagine ha evidenziato le attività illegali che sarebbero state commesse dalla cosca Cracolici nei territori a cavallo fra Lamezia e l’entroterra fra le province di Catanzaro e Vibo Valentia, e in particolare fra Maida, Jacurso e Cortale.
Gli indagati dovranno fornire, assieme ai legali la propria versione dei fatti in merito alle contestazioni mosse dalla Procura e alle diverse ipotesi di reato formulate a carico di ognuno davanti al gip. L’indagine ha evidenziato le attività illegali che sarebbero state commesse dalla cosca Cracolici nei territori a cavallo fra Lamezia e l’entroterra fra le province di Catanzaro e Vibo Valentia, e in particolare fra Maida, Jacurso e Cortale.
L’indagine – ancora agli inizi e che necessita ora di ulteriori riscontri probatori alla luce degli interrogatori – si è sviluppata su due piani, da una parte le attività della cosca a cui viene contestato dagli investigatori una serie di reati di stampo mafioso, dall’altra la rete di spaccio soprattutto fra giovanissimi nella città di Lamezia. L’operazione, infatti, ha preso avvio a novembre 2021 dopo l’arresto in flagranza a Lamezia di un piccolo spacciatore. Da qui è partita l’attività investigativa che ha consentito di risalire ai grossisti.