Il rendiconto sociale dell’Inps della Provincia di Vibo Valentia apre uno spaccato con luci e ombre ma nello stesso tempo offre elementi di valutazione che dovrebbero indurre la politica ad imboccare la strada dello sviluppo turistico. Benché il report esponga freddi dati numerici, in realtà riporta un quadro completo della realtà demografica e socio-economica del territorio provinciale, specie con riguardo al panorama sociodemografico ed al mercato del lavoro.
Chiamati in causa i sindaci
Chiamati in causa i sindaci
Si tratta dunque di un documento che deve essere preso in considerazione da tutti gli amministratori pubblici della provincia per programmare correttamente le loro politiche protese allo sviluppo del territorio.
Particolarmente significativo, sotto questo profilo, è stato l’intervento di Domenico Colaci, avvocato, facente parte del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps nazionale, il quale, incrociando i dati relativi ai contratti a tempo determinato ed ai contratti stagionali con i dati ufficiali relativi alle presenze turistiche nei diversi paesi della Costa degli Dei (circa due milioni e mezzo di presenze all’anno, che superano abbondantemente la stessa popolazione della Regione Calabria), ha evidenziato, con riguardo a questo specifico settore, l’assoluta centralità e prevalenza della provincia vibonese rispetto alle altre realtà regionali e ha invitato gli amministratori locali ad elaborare congiuntamente politiche tese a consolidare sempre di più questo fenomeno.
Vocazione turistica
Concetti quelli espressi dal consigliere del Civ enfatizzati anche dal presidente del Civ, Roberto Ghiselli, il quale, in un passaggio del suo ricco intervento conclusivo, ha ricordato che la provincia di Vibo Valentia, in passato quasi anonima, è oggi conosciuta in tutta Italia e all’estero per la sua altissima vocazione turistica.