Ma chi deve controllare? Chi deve vigilare? Se le carenze igienico-sanitarie, la scarsa sicurezza, la pessima organizzazione sono sotto gli occhi di tutti e tutto a discapito di utenti e pazienti perché bisogna ricorrere ai vertici della sanità regionale o, finanche, al ministero della Salute quando il compito di agire e di controllare e, quindi, di intervenire è solo ed esclusivamente degli organi locali e provinciali?
Cosa fanno coloro i quali si trovano al vertice dell’Asp? Perché tengono da anni la farmacia territoriale come una stalla? Perché non si muove lo Spisal, l’organo dell’Asp che vigila sulla prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro ed a cui sono anche attribuite le funzioni di controllo, vigilanza e di promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro?
Cosa fanno coloro i quali si trovano al vertice dell’Asp? Perché tengono da anni la farmacia territoriale come una stalla? Perché non si muove lo Spisal, l’organo dell’Asp che vigila sulla prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro ed a cui sono anche attribuite le funzioni di controllo, vigilanza e di promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro?
“Gli operatori dello Spisal – prevede la norma – sono i tecnici della prevenzione che si occupano soprattutto di igiene e sicurezza sul lavoro. Altre funzioni dello Spisal sono quelle legate alle autorizzazioni preventive di nuovi insediamenti produttivi e di eseguire tutte le indagini relative agli infortuni sul lavoro”.
Se tutto questo non viene osservato allora le responsabilità sono evidenti e in questo caso l’autorità giudiziaria non può che cominciare a prenderne atto e agire. L’umiliazione che viene riservata alle persone fragili e ai pazienti oncologici non può passare sotto silenzio.