Risorse idriche, il sindaco Romeo vuole il confronto. Sì dei Verdi al consiglio comunale aperto

I commissari Menniti e Cosentino si schierano a sostegno del primo cittadino. Gli chiedono però di non cedere l'intera gestione dell'acqua all'Arrical e di inserire il verde pubblico tra le priorità

La gestione delle risorse idriche non è mai stata cosa semplice. E’, comunque, un problema che interessa l’intero territorio comunale e che il sindaco Enzo Romeo non intende affrontare da solo. E’ convinto che, stante la delicatezza dell’argomento, coinvolgere la cittadinanza, le forze politiche e le parti sociali per parlarne a viso aperto e cercare assieme una soluzione idonea, sia la cosa migliore. E potrebbe non aver torto. Ha già preso impegni con i cittadini per un consiglio comunale aperto ed è intenzionato quanto prima a mantenere la sua promessa. Per certo la sua intenzione di aprire al confronto mediante un dibattito senza rete appare destinata a riscuotere consensi.

Ben venga il dibattito

Ben venga il dibattito

Non a caso, hanno già preso una chiara posizione i due commissari di “Europa verde – Verdi” Gianpiero Menniti e Raffaella Cosentino, che sulla questione acqua erano già intervenuti nello scorso ottobre. A loro avviso, non si può più temporeggiare perché è pressante “l’esigenza di dare alla città capoluogo una definitiva soluzione alle carenze periodiche che portano disagi indicibili alla cittadinanza e gravissimi danni all’economia”. Entrambi sono, pertanto, pienamente d’accordo con Romeo per la convocazione di un’assemblea aperta al pubblico e, però, chiedo al primo cittadino di non affidare completamente il servizio idrico all’Arrical, il nuovo ente regionale di gestione che diventerà operativo dalla prossima primavera.

Non solo Arrical

“La convenzione da stipulare tra il Comune di Vibo Valentia e Arrical – sostengono Menniti e Cosentino – rappresenta un nodo fondamentale: l’amministrazione comunale non può demandare completamente ad Arrical la gestione delle risorse idriche “aggiuntive” – da pozzi e nuovi invasi/riserve – da realizzarsi con fondi direttamente reperibili dal Comune. Le stesse – continuano – dovranno restare di pertinenza del Comune, per esigenze legate alle emergenze e al sostegno della popolazione nelle fasi di carenza e nelle fasi di rifacimento della rete idrica”. Per certo, con l’Arrical bisognerà collaborare in maniera leale e concreta, ma salvaguardando la popolazione e le attività economiche della città”. Va da sé che “l’Arrical – proseguono i due commissari dei Verdi – non potrà lasciare la situazione in stallo con interventi tampone senza mettere in campo una programmazione di medio e lungo periodo”. E questo sarà un aspetto da rimarcare con forza anche perché’ “i cittadini vibonesi – asseriscono – non sono più disposti ad accettare un tale disagio che si ripete a scadenze sempre più ravvicinate, con l’incubo delle piogge e delle frane in inverno e della siccità in estate”.

Le proposte di Menniti

Gianpiero Menniti entra anche nel concreto delle proposte sulle cose da fare sottolineando la prioritaria necessità “di raddoppiare la condotta di adduzione principale e di dare celere avvio ai primi lavori di una programmazione pluriennale di totale rifacimento della rete idrica cittadina, dal centro fino a Vibo Marina e in tutte le frazioni, per ottenere in pochi anni anche l’auspicata potabilità dell’acqua”. E per Menniti non bisogna fermarsi qui, ma “occorre realizzare nuovi pozzi e almeno triplicare le riserve a monte attraverso la realizzazione di nuovi invasi/serbatoi ovvero riportando in attività quelli esistenti, ma inutilizzati, per evitare che le carenze periodiche debbano essere pagate dai cittadini e dalle imprese nello svolgimento della loro attività”. Se poi Arrical volesse, nel suo stesso interesse, partecipare all’iniziativa del Comune sarebbe, di sicuro, un bel segnale positivo perché “la collaborazione – dice il commissario dei Verdi – è la madre di tutte le soluzioni”.

Il verde pubblico

I due esponenti di “Europa verde – I Verdi”, con il loro intervento, non prendono in esame solo la questione acqua, ma vanno anche oltre richiamando l’attenzione su un altro tema non secondario: la salute del verde nel capoluogo. Per Menniti e Cosentino “il verde ha bisogno di cure periodiche e costanti”. Cosa questa che a Vibo non si verifica da decenni anche perché “le amministrazioni che si sono susseguite – affermano Menniti e Cosentino – hanno agito solo nella direzione di garantire la sicurezza facendo abbattere alberi in ogni dove, talvolta eliminando interi viali”. Tutta colpa delle cure mai prestate. Questo andazzo è assolutamente da spazzare via. “L’amministrazione Romeo – concludono – intende andare in questa direzione e avrà il sostegno dei Verdi se riuscirà a mettere in campo, in un tempo congruo, l’innovativa visione del valore rilevantissimo attribuibile al verde pubblico, strumento fondamentale per poter rendere la città davvero accogliente”.

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