Operazione “Dentro o fuori”, il gip revoca gli arresti domiciliari al dott. Paparatto

L'ordinanza cautelare annullata al termine dell'interrogatorio di garanzia nel corso del quale il professionista vibonese ha chiarito la sua posizione
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Subito revocata la misura cautelare nei confronti del consulente del lavoro Giuseppe Paparatto. Ad annunciarlo gli avvocati di fiducia, Alessio Colistra e Tommaso Zavaglia. Gli stessi legali evidenziano quanto segue: “Con riferimento al coinvolgimento del dott. Giuseppe Paparatto nel procedimento convenzionalmente denominato “Dentro o fuori”, incardinato innanzi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, che ha condotto all’esecuzione nei suoi confronti dell’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal Gip del medesimo Tribunale, gli scriventi intendono dare comunicazione dell’ordinanza, emessa in data odierna dal Gip, con la quale è stata revocata la disposta misura cautelare nei confronti del dott. Paparatto”.

“E’ bene evidenziare – sottolineato ancora i legali – che tale provvedimento, che segue di una settimana l’ordinanza applicativa, è intervenuto all’esito della proficua sottoposizione dell’assistito all’interrogatorio di garanzia, espletato in data 18.11.2024. Nel corso di tale incombente, Paparatto ha avuto l’opportunità di fornire al magistrato procedente taluni incontrovertibili elementi probatori, totalmente destrutturanti degli addebiti posti in contestazione. Ancora, egli ha chiarito la natura e le ragioni dei rapporti intrattenuti, per un limitatissimo arco temporale e per ragioni professionali, con uno dei consorzi oggetto di indagine”.

“E’ bene evidenziare – sottolineato ancora i legali – che tale provvedimento, che segue di una settimana l’ordinanza applicativa, è intervenuto all’esito della proficua sottoposizione dell’assistito all’interrogatorio di garanzia, espletato in data 18.11.2024. Nel corso di tale incombente, Paparatto ha avuto l’opportunità di fornire al magistrato procedente taluni incontrovertibili elementi probatori, totalmente destrutturanti degli addebiti posti in contestazione. Ancora, egli ha chiarito la natura e le ragioni dei rapporti intrattenuti, per un limitatissimo arco temporale e per ragioni professionali, con uno dei consorzi oggetto di indagine”.

Gli avvocati Colistra e Zavaglia precisano che “Paparatto, in perfetto spirito collaborativo, non si è sottratto ad alcuna delle domande rivolte dal Gip e dal Pm, riuscendo a documentare per tabulas la legalità dei suoi comportamenti. Ciò posto, l’assistito, stimato professionista, intende ribadire, nostro tramite, di avere sempre agito nel rispetto della legge e dei propri principi etici e morali”.

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