Inquinamento del mare, quando solo i convegni “svegliano” la politica

I consiglieri comunali Cutrullà e Tucci denunciano l'immobilismo dell'amministrazione: le parole del procuratore un campanello d'allarme
mare sporco

Serviva un convegno per ricordare alla politica che i problemi del mare e del turismo rappresentano alcune delle priorità assolute di questo territorio e di Vibo Valentia in particolare. Ma se tutto questo è necessario allora ben vengano anche in convegni. E così ai consiglieri comunali Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci non sono sfuggite le parole del procuratore della Repubblica Camillo Falvo e Silvio Greco (biologo marino) durante l’incontro svoltosi in data 28 novembre in città. Secondo i due consiglieri quanto dichiarato da entrambi rappresenta “un campanello di allarme serissimo sulle condizioni di salute del nostro mare e dalle cause scatenanti dell’inquinamento dello stesso”.

Il caso Bivona

Il caso Bivona

A tal riguardo Cutrullà e Tucci ritengono opportuno che “alcune tematiche ormai conosciute vadano affrontate da subito e non nel corso della stagione estiva da parte di chi oggi guida la nostra città. L’agosto dell’estate 2024 sicuramente sarà ricordato come uno dei peggiori trascorsi a Bivona a causa dei continui sversamenti a mare che hanno causato dell’emissione di un divieto di balneazione. Condizione che di fatto – ricordano – ha impedito ai bagnanti e turisti di non poter trascorrere un’estate tranquilla nel nostro tratto di costa”.
Da qui l’invito all’amministrazione comunale di “attivarsi immediatamente per non farsi trovare nuovamente impreparata come lo è stata la scorsa estate. Pertanto annunciano – interrogheremo il sindaco dott. Romeo, l’assessore ai Lavori pubblici Monteleone e l’assessore all’Ambiente Miceli affinché ci riferiscano anche attraverso la produzione di copie degli atti, cosa l’amministrazione stia facendo affinché la prossima estate sia garantita la piena balneabilità del mare di Bivona e più in generale nel nostro tratto di costa”.

I depuratori

Gli stessi chiedono inoltre “di aprire immediatamente un tavolo con il soggetto gestore del depuratore di Porto Salvo, affinché il collettamento dello scarico del depuratore Silica sia garantito per tutto l’anno in attesa che lo stesso depuratore di Porto Salvo sia adeguato al giusto numero di abitanti equivalenti tali da poter reperire in ingresso la portata di tutte le acque reflue che oggi giungono al depuratore Silica. Riteniamo che questa nostra proposta sia una soluzione su cui l’amministrazione debba lavorare su più tavoli per attuarla nel più breve tempo possibile, compatibilmente con i tempi tecnici necessari”.
“Ad oggi, speriamo di essere smentiti attraverso la produzione della copia di atti in tal senso, notiamo un totale e pericoloso immobilismo da parte dell’amministrazione comunale. Questo – concludono Cutrullà e Tucci – potrebbe comportare non solo un’altra pessima estate per il mare delle nostre coste, ma anche delle perdite economiche che il nostro settore del turismo non può permettersi”.

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