Nella recente assemblea del circolo di Vibo Valentia del Partito democratico, è stata espressa “forte preoccupazione” per il “peggioramento della sanità regionale e locale”. La situazione, ormai “critica da anni”, secondo i dirigenti del Pd, “sembra aggravarsi ulteriormente con scenari preoccupanti per i cittadini. La nomina di Roberto Occhiuto a commissario ad acta, lungi dall’essere un segnale di rinnovamento, si concentra esclusivamente sull’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi, sacrificando la qualità dei servizi sanitari e l’assistenza”.
“Le scelte del presidente Occhiuto – continuano gli esponenti del Pd – sembrano seguire la scia del precedente commissario Scopelliti, che aveva chiuso numerosi ospedali. Oggi si punta ancora ai tagli, che coinvolgono anche il personale sanitario. Un esempio emblematico è quello degli operatori sanitari impegnati durante la pandemia, definiti con drammatica leggerezza ‘personale in esubero’ dalla triade commissariale dell’Asp di Vibo Valentia. Dopo anni di precariato, questi lavoratori hanno dovuto lottare per ottenere il rinnovo dei contratti. Un rinnovo che arriva solo come conseguenza di un errore tecnico, mentre la stabilizzazione – che sarebbe stata la scelta più giusta – resta ancora lontana”.
“Le scelte del presidente Occhiuto – continuano gli esponenti del Pd – sembrano seguire la scia del precedente commissario Scopelliti, che aveva chiuso numerosi ospedali. Oggi si punta ancora ai tagli, che coinvolgono anche il personale sanitario. Un esempio emblematico è quello degli operatori sanitari impegnati durante la pandemia, definiti con drammatica leggerezza ‘personale in esubero’ dalla triade commissariale dell’Asp di Vibo Valentia. Dopo anni di precariato, questi lavoratori hanno dovuto lottare per ottenere il rinnovo dei contratti. Un rinnovo che arriva solo come conseguenza di un errore tecnico, mentre la stabilizzazione – che sarebbe stata la scelta più giusta – resta ancora lontana”.
Una sanità locale in crisi
La sanità vibonese, secondo il Pd, “si distingue negativamente nel contesto regionale. Mancano personale, strutture e reparti ospedalieri adeguati. La rete sanitaria territoriale è inesistente, il pronto soccorso e la farmacia territoriale sono sovraffollati, e la gestione dell’Asp di Vibo Valentia continua a mostrare gravi inefficienze, non riuscendo nemmeno a quantificare correttamente l’attività sanitaria prodotta per ottenere i finanziamenti necessari. Alcuni interventi, già previsti nei decreti del commissario ad acta, tardano ad essere attuati. È il caso della riapertura del reparto di Psichiatria e dell’attivazione di 20 posti letto di Riabilitazione Intensiva a Serra San Bruno. Questi ritardi, inspiegabili e ingiustificabili, penalizzano ulteriormente il territorio”.
Il consigliere regionale Mammoliti ha sollevato ripetutamente queste problematiche attraverso interrogazioni e visite presso le strutture ospedaliere locali. Tuttavia, le risposte ricevute finora sono state “insufficienti, e le criticità continuano ad aggravarsi”.
Il nuovo ospedale
Sul nuovo ospedale, il Pd vibonese afferma: “Promesso per il 2026, sembra più una mossa propagandistica che un obiettivo realistico. I lavori procedono a rilento e sorgono dubbi sul rispetto delle scadenze. Inoltre, i fondi destinati alla ristrutturazione e messa in sicurezza dell’ospedale Jazzolino pongono interrogativi sul futuro delle infrastrutture sanitarie vibonesi. Ben vengano questi interventi, ma ci si chiede quanto tempo richiederanno e se riusciranno a non causare ulteriori disagi ai cittadini”.
Proposte e iniziative del Pd
Di fronte a questa situazione, il Partito Democratico di Vibo Valentia propone di organizzare una grande manifestazione pubblica per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni. Parallelamente, sarà avviata un’interlocuzione ufficiale con la Prefettura, i commissari dell’Asp e il commissario ad acta. In caso di mancata risposta, si agirà in tutte le sedi competenti per garantire ai cittadini vibonesi il diritto a una sanità pubblica efficiente e di qualità.
Il Partito Democratico rimane “vigile” e “determinato” a perseguire ogni strada possibile per “risolvere le problematiche che affliggono la sanità locale”. L’obiettivo non è solo denunciare, ma “ottenere risultati concreti per il bene della comunità”.