L’atteggiamento della politica vibonese rientra in quella che possiamo definire “l’ordinarietà delle cose”. Non riesce a cogliere la grande emergenza che la chiusura dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia potrebbe rappresentare. E interviene nel dibattito con qualche doverosa raccomandazione, anche apprezzabile; come per dire “fate pure ma attenti ai disagi”. Non prende una posizione ferma.
Attenti ai disagi
Nessuno sembra abbia voglia di scomodare il vero capo della sanità calabrese, che è il commissario Roberto Occhiuto, per capire se realmente è una via obbligata ristrutturare in questo momento il nosocomio cittadino e quanto bisogna ancora aspettare per vedere il nuovo che Occhiuto aveva annunciato per il 2026. Tutti sembrano attenti a non calpestare i piedi né ai commissari straordinari e tantomeno ai poteri regionali. Ecco quanto scrivono in un documento il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo, i consiglieri regionali Raffaele Mammoliti e Antonio Lo Schiavo e il deputato Riccardo Tucci di fronte all’ipotesi della chiusura dell’ospedale della città capoluogo.
Soluzioni logistiche
“Individuare soluzioni logistiche, all’interno del perimetro della città di Vibo Valentia, in grado di garantire i migliori collegamenti possibili con il resto del territorio provinciale e di ridurre al minimo i disagi che deriveranno dai lavori di ristrutturazione dell’ospedale Jazzolino”.
Gli stessi esprimono anche “seria preoccupazione per le difficoltà che, inevitabilmente, i lavori di ristrutturazione dell’ospedale Jazzolino determineranno se non governati con l’appropriata oculatezza. C’è bisogno, a nostro avviso – spiegano i firmatari della nota -, di un vero e proprio piano operativo, logistico -organizzativo per ridurre disagi e continuare a garantire le cure in piena sicurezza. Abbiamo provveduto a comunicare, per le vie brevi, al signor Prefetto e alla Terna commissariale dell’Asp, di voler essere coinvolti in decisioni che risultano molto delicate e richiedono grande responsabilità da parte di tutti gli attori competenti, coinvolgendo, naturalmente, quanti rivestono incarichi istituzionali e di governo. Per tale ragione, consideriamo anche necessaria un’apposita campagna informativa alla popolazione per attutire, il più possibile, i disservizi che molto probabilmente si creeranno. In tale direzione, nel dichiarare la nostra disponibilità ad ogni utile e proficua collaborazione nel governo di questi decisivi passaggi, auspichiamo soluzioni utili in grado di realizzare, nel minor tempo possibile, i previsti lavori”.
Disagi solo per tre mesi
“Per come riferito dai commissari, i maggiori disagi si dovrebbero concentrare in un periodo temporale di tre mesi nel corso dei quali, a nostro avviso, è necessario, come detto, individuare soluzioni logistiche in sicurezza nel perimetro della città al fine di garantire anche i migliori collegamenti possibili con l’intero territorio provinciale. I servizi ospedalieri restino dunque a Vibo Valentia, ogni altra soluzione costituirebbe una seria compromissione del diritto di accesso alle cure per una vasta utenza”.
Nel pomeriggio alle 15,30 i commissari dell’Asp presenzieranno al Comitato per l’ordine pubblico in prefettura dove sarà affrontato anche il tema della chiusura dell’ospedale Jazzolino e altre questioni scottante della sanità vibonese.