Dopo un periodo di osservazione, Stefano Luciano, segretario provinciale dell’Udc, prende posizione sull’operato dell’amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Romeo. Luciano spiega di aver atteso per formulare un giudizio “nel convincimento che l’opposizione è credibile quando fonda le proprie valutazioni su fatti concreti evitando ragionamenti mossi da pregiudizi di parte”.
L’esponente centrista accusa l’amministrazione di essersi distinta finora per “pochi atti e poche azioni”, citando tra questi “le delibere per il taglio degli alberi in città, le ordinanze di non potabilità dell’acqua e le famose delibere – una delle quali poi ritirata – per ricercare un consulente del sindaco in barba ai conti in rosso del Comune che obbligano i cittadini al pagamento di tributi con aliquote al massimo”.
L’esponente centrista accusa l’amministrazione di essersi distinta finora per “pochi atti e poche azioni”, citando tra questi “le delibere per il taglio degli alberi in città, le ordinanze di non potabilità dell’acqua e le famose delibere – una delle quali poi ritirata – per ricercare un consulente del sindaco in barba ai conti in rosso del Comune che obbligano i cittadini al pagamento di tributi con aliquote al massimo”.
Questioni rilevanti
Ma ciò che preoccupa Luciano è soprattutto il mancato intervento sulle questioni più rilevanti: “Restano sullo sfondo le problematiche più rilevanti che lo stesso sindaco ed i suoi sostenitori avevano promesso di risolvere in campagna elettorale e che avrebbero dovuto determinare quel cambio di passo che non si era visto con la Limardo”.
Tra i temi più urgenti, l’esponente dell’Udc richiama il caso del torrente Sant’Anna: “Nonostante l’intervento del procuratore della Repubblica ancora non è stato chiuso, con evidente compromissione della prossima stagione estiva. Segno che ancora non si è compresa la fondamentale importanza che il turismo rappresenta per la zona costiera sotto il profilo economico e non solo”.
Altre problematiche
Luciano punta poi il dito su altre criticità: “La strada di S. Pietro è ancora chiusa, con il rischio di un persistente isolamento di detta frazione dal resto del contesto urbano; manca attenzione per Bivona e non si intravede alcuna progettualità per l’apertura della biblioteca a Vibo Marina”.
E ancora: “I polmoni verdi della città sono in preda al degrado: fra tutti il parco urbano, la villa comunale e villa Gagliardi, a cui si aggiunge l’inefficienza assoluta nei lavori pubblici, come dimostra la disorganizzazione dei cantieri in città e la difficoltà di sistemare in modo definitivo la rotatoria di viale Affaccio, la cui strada circostante è dismessa e piena di buche, quasi come fosse così difficile reperire un poco di bitume per rendere quantomeno sicura la viabilità di quella zona molto trafficata”.
Un altro paradosso evidenziato da Luciano è quello dell’Affrontata: “Proposta dal sindaco come patrimonio Unesco e a rischio fattibilità per l’anno in corso per la strada ancora chiusa perché da completare, con evidente disagio anche per una nota farmacia della zona”.
Consiglieri di maggioranza
L’esponente centrista chiama in causa anche alcuni consiglieri di maggioranza, un tempo critici verso la precedente amministrazione: “Mi domando dove siano finiti gli entusiasmi di quei consiglieri che hanno così egregiamente svolto il ruolo di oppositori durante l’amministrazione Limardo, che hanno giustamente ed insieme allo scrivente contestato quel modo di amministrare privo di visione e di consistenza”.
Gli assessori Soriano e Scrugli
Nel mirino, in particolare, gli assessori Soriano e Scrugli: “Hanno ad esempio notato che i loro settori sono fermi e non producono nulla di buono? Il mancato rilancio del sistema bibliotecario e l’assoluta marginalità in cui si è ridotto l’assessorato ai servizi sociali meriterebbero un sussulto di orgoglio, se non altro per essere coerenti con le battaglie fatte nel corso della precedente amministrazione”.
Luciano conclude con un appello: “Occorre immediatamente organizzare una seria opposizione capace di proporre e di contestare con obiettività l’operato dell’amministrazione in carica, coinvolgendo anche le forze politiche non rappresentate in consiglio e i pezzi di società civile che hanno voglia di costruire un’alternativa seria e credibile alla luce dell’ennesimo fallimento rappresentato da Romeo”.