Il mare rimane sporco, Paolillo perde la pazienza: un oltraggio all’ambiente!

Nonostante gli appelli, i convegni, le inchieste della magistratura e le continue promesse non cambia nulla. Criticità lungo il litorale di Pizzo

Una scommessa persa. Immaginare un mare pulito, cristallino e azzurro rimane un’utopia. Ha perso la pazienza persino Pino Paolillo, una vita dedicata alla salvaguardia dell’ambiente, della flora, della fauna oltre che del mare. Nel vedere ancora le onde del mare sguazzare nella melma e nella schiuma galleggiante (e siamo alla vigilia di una nuova stagione balenare) è veramente sconfortante per tutti.

Inutili tutti gli appelli

“È inutile, non c’ è niente da fare: sembra davvero che il mare di Pizzo sia destinato ad essere puntualmente insozzato senza che si riesca a impedire una volta per tutte questo oltraggio all’ambiente”, ha detto Paolillo (oggi responsabile del settore conservazione del Wwf). “Era successo prima di Pasqua e si ripete nel giorno della Liberazione (25 Aprile) offrendo uno spettacolo indegno di un paese civile. Ormai, da tempo, le chiacchiere stanno a zero e sta di fatto che, nonostante tutti i convegni, gli appelli, le iniziative della magistratura, le indagini, i lavori effettuati, nonostante tutto quello che certamente è stato fatto, i risultati sono tristemente sotto gli occhi di tutti. O almeno di chi non nasconde la realtà o accampa scuse ormai inaccettabili”.

Condotte fatiscenti

“C’è dunque un problema – secondo Paolillo – che non è stato risolto: che si chiami troppo pieno, condotte fatiscenti o danneggiate, stazioni di sollevamento che non funzionano, o qualunque altra causa, chi può e chi deve, si dia da fare. Era esattamente l’Aprile del 2016 quando denunciai pubblicamente lo stesso scempio di oggi. Sono passati ben nove anni, e non so come, ma non riesco ad abbandonare l’ idea di non dover ripetere le stesse cose per altri nove anni. Anche se ciò dovesse valermi un’ assicurazione per la vita”.

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