Flai Cgil Calabria in piazza il 26 maggio: presìdi davanti alle Prefetture

Caporalato, lavoro precario e sicurezza al centro della mobilitazione regionale a sostegno dei referendum.

Si terranno lunedì 26 maggio alle ore 10.30, davanti alle Prefetture delle cinque province calabresi, i presìdi organizzati dalla Flai Cgil per promuovere i temi della campagna referendaria sui diritti del lavoro. Al centro della mobilitazione: il contrasto al caporalato, la difesa dei lavoratori precari, la sicurezza sui luoghi di lavoro e il rafforzamento della cittadinanza per i lavoratori stranieri.

“Agricoltura e industria alimentare – settori segnati da sfruttamento, appalti al massimo ribasso e gravi carenze in materia di salute e sicurezza – sono al centro delle nostre battaglie quotidiane” ha dichiarato Rinaldo Tedesco, segretario generale Flai Cgil dell’Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia. “Il referendum sulla cittadinanza è anche uno strumento concreto per contrastare il caporalato e dare dignità ai lavoratori stranieri sfruttati nei campi e nelle filiere agroalimentari”.

Nel mirino del sindacato anche la mancata attuazione, in alcune province, della Legge 199 del 2016 contro il caporalato. Mentre a Catanzaro e Crotone sono già stati siglati i protocolli per l’attivazione delle Sezioni territoriali della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, a Vibo Valentia si registra ancora una grave assenza istituzionale.

“Occorre rafforzare e far funzionare pienamente la Rete, incentivare l’adesione delle imprese virtuose e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro legale, anche attraverso il coinvolgimento dei Centri per l’Impiego e degli enti bilaterali – spiega Tedesco- Dobbiamo creare percorsi trasparenti che includano anche il diritto a un alloggio e a un trasporto sicuro, per combattere la ghettizzazione e restituire dignità a chi lavora”.

Tra le richieste della Flai Cgil anche l’introduzione di meccanismi di premialità per le aziende iscritte alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e il potenziamento delle attività preventive previste dal protocollo anti-caporalato siglato a livello nazionale da Ministeri, Anci e organizzazioni sindacali.

“Siamo in piazza per sostenere i “5 Sì” referendari e rilanciare l’impegno per un lavoro dignitoso, tutelato e sicuro. La legalità non si predica, si costruisce giorno per giorno, insieme alle istituzioni e ai lavoratori”, ha concluso Tedesco.

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