Il personale sanitario vibonese ha proclamato lo stato di agitazione. La decisione è giunta al termine dell’assemblea convocata da sei organizzazioni sindacali di categoria e svoltasi oggi presso l’ospedale di Vibo Valentia per fare il punto della situazione dopo i gravi episodi di aggressione di medici e infermieri al pronto soccorso del nosocomio del capoluogo di provincia e sullo stato delle Unità operative ospedaliere, nonché sulle criticità dell’organico.
A relazionare sono stati Domenico La Bella (Nursind), Luciano Contartese (Cgil-Fp), Antonino D’Aloi (Cisl Fp), Walter Bloise (Uil Fpl), Giuseppe Gliozzi Nursing Up e Domenico Pafumi (Fials) i quali hanno messo sul tavolo una serie di punti critici che meritano l’attenzione sia dei vertici dell’Azienda sanitaria che di quelli della Regione Calabria.
Nello specifico, nel corso degli interventi e del successivo dibattito con il personale, sono state rilevati la scarsa poca attenzione da parte del management aziendale nei confronti dei lavoratori e nelle tematiche relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro e la mancanza di un adeguato livello organizzativo e strutturale; sono state affrontate inoltre le problematiche relative alla carenza di personale nei vari reparti che accentuano quotidianamente sovraccarico lavorativo di quelli in servizio, ed è emerso che sia le organizzazioni sindacali che l’ordine professionale degli infermieri non sono mai stati invitati alle varie sedute della Conferenza dei Sindaci per ascoltare le problematiche inerenti i lavoratori.
Infine è stato denunciato che le varie soluzioni prospettate dalle sigle di categoria nei precedenti incontri con gli stessi vertici Asp sono sempre rimaste inascoltate.
Pertanto, sulla base di quanto esposto, l’assemblea ha preso atto della situazione attuale e ha, come detto, stabilito di proclamare lo stato di agitazione del personale del comparto della sanità vibonese allo scopo di catalizzare l’attenzione degli enti preposti e indurli ad interventi immediati e risolutivi.