Ospedali di Cosenza, Catanzaro e Crotone: la Calabria punta a un maxi-finanziamento da un miliardo

La Regione accelera sul fronte dell’edilizia sanitaria e presenta progetti per tre nuove strutture ospedaliere
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Un miliardo di euro. Tanto vale la posta in gioco che la Regione Calabria ha appena messo sul tavolo dell’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. L’obiettivo? Finanziamenti freschi per costruire da zero tre nuovi ospedali: uno a Cosenza, uno a Catanzaro e uno, per la prima volta in modo ufficiale, a Crotone. Una mossa che si inserisce nel nuovo piano triennale di investimenti dell’Inail e che segna un passaggio decisivo per il futuro della sanità calabrese.

Cosenza, il cantiere infinito

Il caso di Cosenza è emblematico. Il progetto per il nuovo ospedale nell’area di Arcavacata – a pochi passi dall’Università della Calabria – era già stato finanziato con 349 milioni di euro. Ma, secondo quanto riportato oggi anche da Il Quotidiano del Sud, non bastano: la Regione ha chiesto altri 200 milioni per coprire tutti i costi necessari. Totale: 549 milioni. Il documento di fattibilità, pubblicato lo scorso gennaio, è chiaro: “Al fine di assicurare la copertura finanziaria dell’intervento, è necessario integrare di ulteriori 200 milioni”. Nessun mistero, ma un nuovo ostacolo sulla strada di un progetto che da anni vede annunci, revisioni e cambi di rotta.

Catanzaro, si riparte da zero

A Catanzaro, la questione è ancora più spinosa. Per il nuovo ospedale universitario che ospiterà l’Aou “Renato Dulbecco”, si cambia completamente strategia: non più un mosaico di finanziamenti, come quello da 86,8 milioni deliberato nel 2022, ma un’unica maxi-richiesta da 300 milioni. Fondi che includono anche l’acquisizione dell’area su cui sorgerà la nuova struttura. Ma la scelta ha già sollevato un’ondata di polemiche. Il consigliere comunale Vincenzo Capellupo ha accusato frontalmente la giunta Occhiuto: “Per settimane ci hanno raccontato che le risorse c’erano, che era tutto pronto. E oggi, con gli atti ufficiali alla mano, scopriamo che quei soldi non c’erano più perché qualcuno ha scelto di dirottarli altrove”. Lo scontro politico è solo all’inizio, mentre la città attende risposte certe.

Crotone, la novità che cambia il quadro

A fare notizia è però soprattutto Crotone. Per la prima volta, la Regione ha formalmente richiesto 300 milioni per costruire un nuovo ospedale cittadino. Un cambio di passo radicale rispetto al piano originario, che prevedeva appena 14 milioni per un centro polifunzionale destinato agli uffici dell’Asp. Dietro la svolta, la nuova commissaria dell’Asp, Monica Calamai. “Considerate le condizioni dell’attuale presidio ospedaliero”, ha motivato la richiesta, “è necessario andare oltre il semplice spostamento degli uffici e pensare a una nuova struttura ospedaliera completa”. Uffici amministrativi compresi, ma soprattutto servizi sanitari finalmente adeguati a una città che da tempo ne chiede il diritto.

Un bivio per la sanità calabrese

Le richieste inviate al Ministero della Salute e all’Inail si inseriscono in un contesto di forte pressione istituzionale. A maggio, il dicastero guidato da Schillaci aveva sollecitato le Regioni a presentare nuovi progetti di investimento per il potenziamento della rete sanitaria nazionale. La Calabria ha risposto con fermezza. Ma ora la palla passa all’Inail, che dovrà valutare la sostenibilità economica e tecnica di queste richieste. Come sottolinea Il Quotidiano del Sud, si tratta di “nuovi fondi, ma con vecchie incognite”. Tra iter burocratici, varianti progettuali, contenziosi passati e sfide logistiche, il futuro dei tre nuovi ospedali calabresi è tutt’altro che scritto. Quel che è certo, però, è che un miliardo di euro potrebbe ridisegnare – o almeno provarci – la geografia della sanità regionale.

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