Vaccini anti-Covid, Aifa: nel 2023 segnalati 36 decessi, ma nessuna correlazione accertata

Il 46,7% delle segnalazioni relative ai vaccini anti-Covid ha riguardato eventi avversi gravi, ma ciò - secondo l'Agenzia italiana del farmaco - non implica necessariamente una correlazione causale con la vaccinazione
vaccini

Nel 2023, le segnalazioni con almeno un evento grave associato a vaccini anti-Covid-19 sono state 572, pari al 46,7% delle segnalazioni totali su questi vaccini. Per il 2,6% l’esito riportato è stato il decesso del paziente, pari ad un totale di 36 decessi successivi alla sola somministrazione dei vaccini anti-Covid, mentre ulteriori 2 decessi son stati successivi alla co-somministrazione dei vaccini anti-Covid e antinfluenzale. Emerge dal Rapporto vaccini 2023 dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che invita però a fare attenzione: “Questo non significa che il vaccino abbia causato l’evento avverso”. Ed anche per i casi di decesso, precisa il presidente Aifa Robert Nisticò, “la correlazione non è mai stata accertata, salvo un caso sospetto di shock anafilattico”.

Nessun nesso tra vaccini e decesso

Nel 49% degli eventi avversi, si legge nel Rapporto, c’è stata una risoluzione completa o un miglioramento. Per il 31,4% l’esito al momento della segnalazione era considerato non risolto, per il 7,8% risolto con postumi e per il 2,6% l’esito riportato è stato il decesso del paziente. Questo, afferma l’Aifa, “non significa, però, in nessun caso che si sia rilevato un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e il decesso”.

Nel Rapporto si precisa infatti che “in 11 casi mancavano informazioni essenziali per la valutazione, in altri le evidenze non hanno supportato alcuna associazione causale con il vaccino, in 7 casi si è trattato di pazienti con un quadro clinico complesso, con la coesistenza di importanti malattie, mentre per altri 7 casi il decesso è avvenuto molti mesi dopo la somministrazione del vaccino, fatto che non fa ipotizzare alcuna correlazione temporale con l’ultima somministrazione. Per un altro caso è stata la relazione del medico legale della famiglia ad escludere qualsiasi connessione tra la vaccinazione e il decesso, con ogni probabilità conseguente a una sospetta encefalite non prontamente diagnosticata. Un ultimo caso ha riguardato invece una paziente anziana, colpita da shock anafilattico dopo pochi minuti dalla somministrazione della quarta dose del vaccino”. (ansa)

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