Volpe intrappolata da un laccio d’acciaio: salvata dai carabinieri forestali

Intervento dei Nuclei Forestali di San Roberto e Sant’Eufemia di Aspromonte in località Ficarelle. L’animale è stato liberato e restituito al suo habitat
volpe

I Nuclei carabinieri forestale di San Roberto e Sant’Eufemia di Aspromonte, a seguito di segnalazione di privato cittadino, sono intervenuti in località “Ficarelle” in Agro del comune di Campo Calabro soccorrendo un esemplare di volpe. La bestiola è stata trovata con una zampa anteriore impigliata a un laccio di cavo d’acciaio illegale. Il cavo era collegato ad una catena apposta al tronco di un albero di ulivo e, con un sistema di molle, ha bloccato la volpe stringendo sempre di più la zampa. L’animale si muoveva cercando invano di liberarsi.

Cibo per attirare in trappola gli animali

Nella zona sono stati trovati evidenti tracce di mais utilizzato per foraggiare gli animali selvatici e attirarli in trappola; sistema generalmente utilizzato per la cattura di cinghiali selvatici. Il pronto intervento dei carabinieri forestali ha permesso, grazie alla collaborazione di un medico veterinario collaboratore della Sezione Enpa di Reggio Calabria e del suo commissario straordinario, di valutare le condizioni di salute della volpe. L’animale è stato prima immobilizzato per appurare l’assenza di eventuali fratture e, poi, è stato liberato e restituito al suo habitat naturale.

Indagini in corso per individuare i responsabili

La trappola illegale è stata posta in sequestro e i militari hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria i reati di divieto di utilizzo di trappole, reti, tagliole, lacci, archetti o congegni similari nonché del divieto di foraggiamento dei cinghiali. Le indagini sono in corso per individuare i responsabili.

La volpe, dopo il lupo, è il mammifero carnivoro selvatico più grande diffuso in Calabria raggiungendo, in età adulta anche i 45 centimetri di altezza e un peso di 10 Kg. La volpe rossa europea (vulpes vulpes crucigera) è una sottospecie della volpe comune e ha diffusione anche in prossimità di centri abitati. Animale particolarmente schivo e notturno è utile anche all’agricoltura poiché si nutre anche di roditori e invertebrati infestanti. L’attività dei carabinieri forestali è volta a contrastare ogni forma illegale di caccia e di preservare gli ambienti naturali e gli animali selvatici da catture non consentite.

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