Con l’arrivo dell’estate, la costa lametina si ritrova ancora una volta a fare i conti con un problema che si ripresenta puntualmente ogni anno: la scarsa qualità del mare e delle spiagge. Le segnalazioni di cittadini e turisti si moltiplicano, denunciando una situazione sempre più preoccupante che compromette non solo la possibilità di fare il bagno, ma anche l’intera esperienza turistica della zona.
Le criticità sono numerose e ben visibili: acque torbide e verdastre, rifiuti plastici galleggianti e spazzatura accumulata sia sulla battigia che in mare aperto. Emblematico è il caso di Gizzeria Lido, dove nei giorni scorsi è stato addirittura rinvenuto un congelatore da bar abbandonato sulla spiaggia. In diversi punti del litorale, i bagnanti si trovano circondati da rifiuti di vario genere, rendendo impossibile la balneazione in condizioni accettabili.
Le cause del degrado ambientale sono molteplici e ormai note: scarichi di spazzatura incontrollati, fiumi che trasportano detriti verso la costa, causati soprattutto dalla persistente inciviltà di chi continua ad abbandonare rifiuti senza alcun rispetto per l’ambiente. La somma di questi fattori trasforma quello che dovrebbe essere un luogo di relax e bellezza naturale in un incubo ecologico.
Le conseguenze si riflettono non solo sulla qualità della vita dei residenti e dei turisti, ma anche sul tessuto economico locale. Le strutture ricettive e gli operatori turistici si trovano a dover affrontare un’estate difficile, nella quale l’immagine del territorio rischia di essere irrimediabilmente danneggiata.
Senza interventi concreti e duraturi, il mare sporco continuerà a essere un simbolo di incuria e disinteresse, allontanando chi cerca nella costa lametina un angolo di paradiso dove trascorrere le proprie vacanze.