Vibo, prestazioni mediche senza autorizzazione: sigilli a una struttura sanitaria

Bloccata una struttura ambulatoriale attrezzata per prestazioni specialistiche. Secondo le indagini, operava senza i requisiti previsti dalla normativa regionale
struttura sanitaria vibo

Il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Vibo Valentia e la Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza – della locale Procura della Repubblica hanno dato esecuzione a un provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia – che ha disposto il sequestro di una struttura sanitaria ambulatoriale vibonese e dei macchinari collocati all’interno della stessa.

Le indagini, coordinate e dirette dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Camillo Falvo, hanno permesso di accertare che il poliambulatorio, secondo l’accusa, avrebbe erogato una pluralità di attività medico-specialistiche di tipo ambulatoriale, anche mediante l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali e diagnostiche, in assenza dell’autorizzazione, rilasciata dalla Regione Calabria, necessaria per l’esercizio di attività sanitarie.

In particolare, gli accertamenti hanno consentito di verificare che il poliambulatorio, nonostante fosse attrezzato per la chirurgia ambulatoriale o per le procedure complesse, era in possesso della sola “autorizzazione alla realizzazione di struttura sanitaria”, di per sé non sufficiente per poter esercitare l’attività in argomento, poiché mancante dell’ulteriore autorizzazione prevista dall’art 8 ter del D. Lgs. 502/1992 necessaria per studi odontoiatrici, medici e di altre professioni sanitarie, che potenzialmente comportino un rischio per la salute e la sicurezza dei pazienti.

Il gip, accogliendo le ricostruzioni effettuate dalla Guardia di Finanza e le prospettazioni della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro del poliambulatorio e dei macchinari posti al suo interno.

L’attività di servizio svolta dalla Procura di Vibo Valentia, con l’ausilio della Guardia di Finanza, testimonia la costante ed efficace azione di prevenzione a tutela della salute, come diritto fondamentale dell’individuo, monitorando la correttezza nell’adempimento degli obblighi previsti dalle leggi in materia sanitaria.

I finanzieri precisano che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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