La vicenda dell’ospedale Jazzolino e quella del nuovo nosocomio, ancora senza il via libera sul progetto esecutivo, sono lo specchio di uno Stato che, nei confronti del territorio vibonese, ha smesso di essere credibile. Prima ci hanno raccontato che la struttura andava dismessa in fretta, che i reparti andavano trasferiti rapidamente perché c’erano 25 milioni da spendere. Una corsa contro il tempo che si è rivelata una vera e propria messa in scena: i soldi sono ancora fermi, i reparti pure, pazienti e sanitari ancora tra mille disagi.
Il nuovo ospedale, secondo il teorema del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, avrebbe dovuto essere ultimato entro il 2026. Manca solo un anno. Per adesso si potrebbero benedire solo alcuni pilastri e un accampamento di moduli abitativi dove dormono qualche decina di operai. Per il resto solo propaganda, passerelle, interviste, storie sui social, zero concretezza. E la politica? I “rappresentanti” del territorio? Non pervenuti a queste latitudini.