Il Campus che cresce: 500 nuovi alloggi per gli studenti dell’Unical

L’attesa partenza del cantiere Rocchi rafforza il “modello Unical”, garantendo posti letto gratuiti a oltre 3.000 fuori sede

L’Università della Calabria compie un nuovo e importante passo per ampliare l’offerta abitativa per i suoi studenti: sono partiti in questi giorni i lavori per il completamento della residenza universitaria in contrada Rocchi, con la realizzazione di 504 posti letto. Il progetto è stato affidato, tramite bando di gara, alla Co.Ge.Sca. S.r.l. di Acri per un importo complessivo di circa 11 milioni di euro (più Iva). Il completamento dei lavori avverrà entro aprile 2027; ma è prevista la consegna a lotti, per rendere progressivamente disponibili gli alloggi agli studenti. Il primo blocco dovrebbe essere consegnato dopo sei mesi, così da poter essere utilizzato già a partire dal prossimo anno accademico, 2026/2027.

Intervento atteso

Intervento atteso

Si tratta di un intervento atteso da anni e di grande valore strategico. La residenza Rocchi è infatti uno dei tasselli principali del piano di potenziamento del parco residenziale dell’Unical. Nonostante il complesso fosse ormai quasi ultimato, è rimasto incompiuto da molti anni, a causa del fallimento della ditta appaltatrice.

A sbloccare la situazione è stata l’attuale governance guidata dal rettore Nicola Leone, che fin dal suo insediamento ha lavorato attivamente per trovare una soluzione. «Abbiamo ereditato una situazione complessa, ma non ci siamo arresi e, anche grazie alla disponibilità della Regione Calabria, siamo riusciti a ottenere un finanziamento dedicato nell’ambito degli interventi di Social Housing aperti agli atenei calabresi. Dopo l’acquisto del Residence Mira e il ripristino dei tanti posti letto che erano inagibili, col completamento di Rocchi ampliamo ulteriormente l’offerta abitativa a beneficio dei nostri studenti, contrastando il caro affitti con azioni concrete», ha spiegato Leone.

Passaggio cruciale

L’apertura del cantiere rappresenta un passaggio cruciale in un momento in cui il tema della residenzialità universitaria è al centro dell’agenda nazionale, tra proteste studentesche per il caro affitti e difficoltà crescenti per le famiglie a basso reddito. In questo contesto, l’Università della Calabria si distingue come un modello virtuoso a livello nazionale. È infatti l’unico ateneo in Italia a garantire un alloggio a tutti gli studenti fuori sede idonei, senza richiedere alcun pagamento anticipato o diretto da parte loro. Anche nei casi in cui i posti disponibili nei quartieri universitari non siano risultati sufficienti, l’ateneo ha provveduto a proprie spese ad affittare stanze in strutture alberghiere, assicurando comunque il servizio. Al contrario, nella maggior parte delle università italiane, esauriti i posti disponibili, agli studenti non resta che accontentarsi di un contributo in denaro, che in genere risulta largamente insufficiente a coprire i reali costi dell’affitto di una stanza.

L’Unical, invece, ha fatto del diritto allo studio una priorità assoluta, e oggi offre un numero di posti letto per studenti in corso quattro volte superiore alla media nazionale, con la prospettiva che, grazie alla consegna dei nuovi alloggi, questo numero possa aumentare ulteriormente.

La scheda

La nuova residenza di contrada Rocchi andrà ad aggiungersi agli oltre 2.500 posti alloggio già disponibili nei dieci poli residenziali del campus. Diventerà così il secondo quartiere più grande, subito dopo quello delle “Maisonnettes”, che conta 510 posti per gli studenti, 99 per ospiti e 44 camere nella residenza Socrates. Ogni quartiere è dotato di spazi comuni, cucine, aree studio, palestre e luoghi di socializzazione, contribuendo a creare un’esperienza universitaria ricca e partecipata, all’interno di un ambiente multiculturale e stimolante. Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità: in linea con le direttive europee, la nuova residenza sarà alimentata senza alcun ricorso all’utilizzo di gas e dotata di impianti per la produzione da fonti rinnovabili.

Il cantiere è, inoltre, soggetto al protocollo di legalità siglato da Unical e Prefettura, che prevede un monitoraggio rigoroso degli appalti, al fine di prevenire infiltrazioni mafiose. Il sistema si fonda su una banca dati aggiornata dall’ateneo, che consente il controllo di tutte le fasi dell’opera: dai flussi finanziari alla sicurezza, dagli accessi al personale e ai mezzi impiegati, fino ai subappaltatori. Gli appaltatori sono tenuti a denunciare eventuali tentativi di concussione o estorsione, pena la rescissione del contratto. Il protocollo tutela imprese e lavoratori, garantendo il rispetto delle normative in materia di sicurezza e dei contratti collettivi.

Servizi e borse da primato

Il riconoscimento per l’impegno nella politica dei posti letto non è mancato: secondo l’ultima classifica Censis, l’Unical è l’università italiana con il punteggio massimo (110 su 110) sia nella categoria “servizi” – che include mense, posti letto e contributi per l’alloggio – sia nella voce “borse di studio”, composte da una quota in denaro, servizi abitativi e mensa, oltre all’esonero dalle tasse universitarie. Un doppio primato assoluto a livello nazionale, che certifica con dati oggettivi l’efficacia delle politiche messe in atto.

“I numeri parlano chiaro – ha dichiarato il rettore – l’Unical è un ateneo all’avanguardia, in grado di offrire servizi e opportunità pari, se non superiori, a quelli delle università più blasonate del Paese. Il completamento della residenza Rocchi, dopo anni di immobilismo, è un’ulteriore prova concreta del nostro impegno. L’attivazione di un cospicuo numero di posti letto, inoltre, sarà un plus importante per l’internazionalizzazione, potendo offrire un pacchetto completo di iscrizione con vitto e alloggio agli studenti in arrivo dall’estero. Per uno studente fuorisede in difficoltà economica, poter contare su un alloggio gratuito in un contesto universitario moderno e accogliente può fare la differenza tra poter studiare o dover rinunciare. L’Unical lo sa bene, e continua a investire nel futuro dei giovani”.

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