Una Comunità energetica rinnovabile (Cer) è molto utile e anche economica per chi non ha la possibilità fisica di installare l’impianto. In questo caso molti Comuni possono investono piccole cifre per dare energia gratuita a strati sociali bisognosi o può anche rappresentare il progetto catalizzatore di altri investimenti intorno ad essa. Una Cer è un’aggregazione di soggetti, come cittadini, imprese ed enti locali, che si uniscono per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile solitamene attraverso impianti fotovoltaici. Possono partecipare alla Cer sia produttori di energia rinnovabile, come chi installa un impianto fotovoltaico, sia consumatori che utilizzano l’energia prodotta localmente. Possono far parte di una Cer sia impianti fotovoltaici di nuova costruzione che impianti già esistenti, a patto che siano entrati in esercizio dopo il 15 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del D.lgs 199/2021) e successivamente alla costituzione della Cer.
Incentivi
Incentivi
Gli impianti fotovoltaici che partecipano alla Cer possono beneficiare di incentivi statali, tra cui:
– Installazione: un contributo a fondo perduto fino al 40% per i comuni con meno di 50.000 abitanti, grazie al Pnrr.
– Produzione: un corrispettivo di valorizzazione, definito dall’Arera a rimborso di alcune componenti tariffarie, riconosciuto sull’energia elettrica auto-consumata; una tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivata; una vendita a mercato o richiedendone il ritiro al GSE tramite il servizio del Ritiro Dedicato (Rid).
A chi si rivolge
Possono farne parte: privati cittadini; imprese, Pubbliche Amministrazioni, associazioni; comunità e auto-consumatori a distanza Per la categoria di auto-consumatore individuale occorre fare un approfondimento: un auto-consumatore produttore individuale “a distanza” è un cliente finale che produce e consuma energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo. Per esempio chi ha un proprio impianto a Catanzaro può, utilizzando la rete di distribuzione alimenti, usufruirne in una utenza di consumo sempre intestata sé stesso a Milano.
Vi è inoltre la possibilità di essere auto-consumatore individuale “a distanza”. Chi utilizza la rete di distribuzione prevede la presenza di un solo cliente finale che condivide l’energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili per auto-consumarla virtualmente nei punti di prelievo dei quali è titolare, ad esempio Milano. Naturalmente se i partecipanti sono molteplici, molti possono essere gli impianti che ne partecipano con il solo obbligo di essere all’interno dell’area di riferimento della cabina primaria. Sono escluse le amministrazioni centrali, le grandi Imprese, le Imprese private con codice Ateco prevalente 35.1, 35.11.00, 35.12.00 o 35.15.00:

Obblighi
Le Cer devono avere un territorio di riferimento che si identifica con la loro connessione con le cabine elettriche primarie. Si tratta che i produttori debbano avere il loro numero Pod collegato ad una cabina (vedi l’immagine della fascia centrale della Calabria), mentre i consumatori possono essere anche esterne, vedi la casa precedente.
La Regione Calabria
La Regione, comprendendo l’importanza del settore, ha istituito l’Agenzia regionale per l’energia con il ruolo di sostegno e l’Ente tecnico-operativo “Arec” si pone come sostegno nell’attuazione e nella predisposizione delle Cer.