Bilancio e futuro della Provincia, scontro in aula tra L’Andolina e consiglieri

Lacquaniti ha chiesto le dimissioni del presidente, accusandolo di non avere più numeri, mentre Pagnotta lo ha esortato a lasciare per sbloccare la situazione

Il bilancio di previsione 2025-2027 dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, guidata dal presidente Corrado Antonio L’Andolina, non passa in Consiglio per la mancanza del numero legale. Ad abbandonare l’aula – dopo un intenso confronto politico con L’Andolina, durato oltre tre ore, – sono stati i componenti della lista, che fa riferimento a Forza Italia, “Centro Destra per Vibo”, composta da Carmine Franzè, Serena Loschiavo e Vincenzo Pagnotta, nonché dello schieramento “Vibo al Centro Unica e legata nella concretezza”, formato da Cosimo Nicola Papa, Alessandro Lacquaniti e Giampiero Calafati, compagini politiche che avevano entrambe sostenuto politicamente L’Andolina alle ultime elezioni provinciali.

Lacquaniti

Lacquaniti

Ad avviare il dibattito istituzionale in aula l’intervento del consigliere Lacquaniti. “È evidente che lei, presidente L’Andolina, non ha i numeri per andare avanti, – ha asserito il consigliere Lacquaniti. Non ce li ha né in Consiglio provinciale, né nell’Assembla dei sindaci. Nessuna forza politica la sostiene. Le abbiamo chiesto, pertanto, di giungere dimissionario a questa assise al fine di approvare comunque il Bilancio. Lei, però, continua imperterrito e irresponsabilmente a rimanere attaccato alla sua poltrona, ingessando l’Ente e pregiudicando atti importanti come la stabilizzazione dei Tirocinanti di inclusione sociale”.

Pagnotta

Sulla stessa lunghezza d’onda del consigliere Lacquaniti l’intervento del capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Pagnotta: “Lei, presidente, non ha più una maggioranza. Ne prenda atto e ne tragga le conseguenze, dimettendosi, per il bene amministrativo dell’ente. Approveremo il bilancio una volta che lei si dimetterà, al fine di rimettere in moto la macchina amministrativa e dare risposte ai lavoratori che attendono la stabilizzazione e ai cittadini – ha chiosato Pagnotta”.

Replica di L’Andolina

La replica immediata del presidente L’Andolina, prima dell’articolato intervento): “Non accetterò che l’approvazione del Bilancio sia subordinata a forzature sul mio ruolo o sulle mie decisioni. Ho ascoltato con attenzione – e rispetto – la voce dei partiti, dei sindaci e dei consiglieri. Ho inteso bene le loro istanze, le ho accolte là dove era possibile e le ho discusse senza pregiudizio. A tutti, senza eccezioni, ho sempre detto una cosa tanto semplice quanto non negoziabile: non avrei mai accettato che l’approvazione del Bilancio fosse subordinata a forzature sul mio ruolo o sulle mie decisioni. Mai. Perché cedere su quel punto non avrebbe significato trovare una mediazione: avrebbe significato, piuttosto, abdicare alla funzione stessa della Presidenza, svilirla, trasformarla in una pedina sacrificabile. Sia ben chiaro: non ho mai detto che avrei proseguito il mio mandato a dispetto di tutti e di tutto, ma non accetterò diktat e condizionamenti e prenderò ogni decisione responsabilmente e in piena libertà”.

Schinella

Questo, invece, l’intervento di Antonino Schinella (Partito Democratico): “È evidente che lei, presidente L’Andolina, naviga a vista. Questa situazione dei Tis va affrontata con serietà e senza tatticismi ci sono in gioco 35 famiglie. Difronte ad una fase di stasi la invito ad assumere le conseguenti determinazioni affinché questo ente possa essere amministrato”.

Tis

A chiedere “come ordine del giorno aggiuntivo la discussione sui Tis” era stato, ad inizio seduta, il consigliere Lacquaniti. Ed il dibattito politico, nel corso dell’assise, si è incentrato prevalentemente sulla delicata questione della stabilizzazione dei 35 precari che prestano, da anni, la propria attività lavorativa nell’Ente. “Quali sono i provvedimenti formali adottati e la cornice, giuridico, economica e finanziaria individuata al fine della stabilizzazione dei tirocinanti?”, ha chiesto al riguardo il consigliere Calafati, sollecitando un concreto iter di stabilizzazione.

Lasorba e Lentini

Queste, infine, le dichiarazioni a margine del dibattito in assise dei consiglieri Lasorba e Lentini: “Oggi siamo venuti in Consiglio principalmente per votare il Bilancio, fondamentale sia per gli elementi tecnici e sia per la stabilizzazione dei Tis. Questo bilancio ha assunto una connotazione politica, ma le faccende politiche erano rinviabili. Alcune forze politiche, però, hanno deciso diversamente e se ne assumeranno la responsabilità”.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Il gruppo consiliare Democratici e Riformisti, di palazzo Luigi Razza, guidato da Alessandra Grimaldi, si schiera dalla parte del presidente L’Andolina
Il presidente della Camera di commercio: la Blue Economy rappresenta la rotta del futuro. Porterà crescita e occupazione
Un gesto rischioso, soprattutto in estate, quando vento e temperature elevate possono far propagare rapidamente le fiamme

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792