Enzo Spinò non è un operaio del Comune, ma un cittadino esasperato. Vive in via Sant’Andrea, quartiere residenziale di Vibo Marina con vista sul porto, da anni abbandonato all’incuria. Le strade sono dissestate, i canneti invadono la carreggiata, i marciapiedi sono ormai scomparsi sotto la vegetazione. Un contrasto evidente tra la bellezza del paesaggio e il degrado urbano che costringe i residenti, e in particolare lo stesso Spinò, ad armarsi di cesoie per liberare i passaggi e rendere minimamente vivibile la zona.
Nessuna risposta
Nessuna risposta
Una situazione più volte segnalata all’amministrazione comunale, senza mai ottenere risposte, nemmeno quando si è rischiata la tragedia per la caduta di un ramo di pino secolare, da tempo in evidente stato di pericolosità e mai sottoposto a manutenzione.
Dignità che manca
Spinò denuncia anche la presenza di un lampione danneggiato, già segnalato ai vigili del fuoco, che rappresenta un ulteriore pericolo per l’incolumità dei cittadini. “Vivere in mezzo al degrado è inaccettabile”, afferma Spinò. Con l’aiuto di pochi altri residenti, porta avanti un’azione volontaria e ostinata per restituire dignità al quartiere. Un gesto di responsabilità civica, mosso da un profondo senso di appartenenza e comunità.