Nell’ambito delle attività a salvaguardia dell’ordine e la sicurezza pubblica predisposte dal questore di Crotone, Renato Panvino, al fine di contrastare e arginare comportamenti che possono incidere sull’ordinata e pacifica convivenza dei cittadini, sono state adottate e proposte una serie di misure di prevenzione personale su diversi soggetti ritenuti socialmente pericolosi, le cui condotte antigiuridiche si sono manifestate in svariati contesti.
I provvedimenti
I provvedimenti
La puntuale attività istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine, riferita ai mesi estivi di luglio e agosto, ha consentito l’emissione di quindici avvisi orali, uno dei quali nei confronti di un minorenne, con l’intimazione agli interessati a mantenere una condotta conforme alla legge. Adottati inoltre tre provvedimenti di ammonimento nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di violenza domestica e atti persecutori. Disposto anche un foglio di via obbligatorio per un soggetto residente nella provincia di Reggio Calabria, arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con allontanamento dal Comune di Crotone per tre anni. È stato notificato un Daspo giudiziario nei confronti di un tifoso crotonese, a seguito di condanna per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
Infine, sono stati emessi sei provvedimenti di divieto di accesso urbano (Dacur), della durata variabile da uno a due anni, nei confronti di soggetti denunciati per condotte violente all’interno o nei pressi di pubblici esercizi.
Gli episodi
In particolare, le misure hanno riguardato tre soggetti denunciati per una rissa all’interno di un’attività di ristorazione a Mesoraca, altri due denunciati poiché coinvolti in altra rissa nei pressi di una sala giochi sul lungomare del capoluogo ed un altro soggetto denunciato per aver partecipato ad una rissa all’ingresso di una discoteca del territorio comunale. Gli episodi, che destano particolare allarme sociale, hanno ricevuto una tempestiva risposta sotto il profilo investigativo e di prevenzione. Inoltre, sono state formulate al Tribunale del capoluogo del Distretto cinque proposte per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nei confronti di altrettanti soggetti, portatori di pericolosità sociale generica e qualificata, con particolare riferimento alla criminalità organizzata anche di tipo mafioso ed in ambito relazionale affettivo.
Le misure adottate e proposte, rappresentano certamente il frutto della collaudata e costante azione di intensificazione dei servizi di controllo del territorio avviata sia nel capoluogo che nella provincia da parte delle varie componenti della polizia predisposte dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. Riassumendo, sono stati emesse e proposte a vario titolo trentuno misure di prevenzione personale.