Convocazione dei candidati Asp a ridosso del voto, Mammoliti: inopportuna, si proceda al rinvio

Secondo il consigliere regionale, l’Azienda rischia di alimentare percezioni di condizionamento politico in piena campagna elettorale

Il consigliere regionale Raffaele Mammoliti esprime forte perplessità e preoccupazione in merito alla decisione dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia di convocare i candidati per il colloquio relativo all’“Avviso pubblico per il conferimento di incarico quinquennale di Direttore del Distretto Sanitario Unico” fissato per il prossimo 2 ottobre 2025, a pochissimi giorni dalle elezioni regionali in Calabria.

“Questa scelta, oltre ad apparire intempestiva e inopportuna – afferma Mammoliti – assume un significato ancora più grave se si considera che l’Asp di Vibo è stata sciolta per infiltrazioni mafiose e che oggi è retta da una terna commissariale. Di questa terna fa parte il direttore di Azienda Zero, nominato dall’attuale candidato presidente del centrodestra”.

“Questa scelta, oltre ad apparire intempestiva e inopportuna – afferma Mammoliti – assume un significato ancora più grave se si considera che l’Asp di Vibo è stata sciolta per infiltrazioni mafiose e che oggi è retta da una terna commissariale. Di questa terna fa parte il direttore di Azienda Zero, nominato dall’attuale candidato presidente del centrodestra”.

Secondo Mammoliti, pur nel “rispetto della legittimità formale degli atti”, la tempistica adottata “rischia di compromettere la credibilità delle istituzioni sanitarie” e di “mettere in discussione il principio di imparzialità amministrativa”, soprattutto in un momento “così delicato per la vita democratica calabrese”. “In un momento in cui i cittadini calabresi sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti regionali – prosegue il consigliere – è doveroso evitare qualsiasi atto che possa essere percepito come una forma di condizionamento politico o istituzionale.”

Per questo motivo, Mammoliti chiede alle autorità competenti, e in particolare alla Terna Commissariale, di valutare con urgenza l’opportunità di sospendere o rinviare la procedura a dopo le elezioni, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e serenità democratica. “La sanità calabrese – conclude Mammoliti – già duramente segnata da anni di commissariamenti e infiltrazioni, non può e non deve diventare terreno di ulteriori ambiguità o strumentalizzazioni.”

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