Catanzaro, fermato egiziano con precedenti e reingresso illegale in Italia: trasferito al Centro rimpatri

Le indagini hanno evidenziato numerosi precedenti penali a suo carico, tra cui condanne per detenzione e cessione di stupefacenti

Un cittadino egiziano, ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica, su disposizione del questore di Catanzaro, è stato trattenuto al Centro di permanenza e rimpatri di Brindisi. L’uomo, richiedente protezione internazionale, era gravato da diversi precedenti penali ed era stato individuato attraverso l’attività di monitoraggio della popolazione carceraria svolta dalla III sezione dell’Ufficio Immigrazione.

Gli accertamenti condotti sulla sua posizione sul territorio nazionale hanno permesso di verificare che, a carico del cittadino straniero, erano state emesse alcune sentenze di condanna, già passate in giudicato, per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti e ricettazione. Ad aggravare la sua posizione c’era un reingresso illegale in Italia, dopo un precedente rimpatrio nel Paese d’origine. Dopo aver scontato una pena definitiva per ricettazione, il cittadino straniero è stato prelevato dagli agenti all’atto della scarcerazione ed accompagnato al Centro, dove verrà esaminata la richiesta di protezione internazionale avanzata dallo stesso secondo le procedure accelerate previste dall’art. 28 bis del decreto legislativo n. 25/2008.

Gli accertamenti condotti sulla sua posizione sul territorio nazionale hanno permesso di verificare che, a carico del cittadino straniero, erano state emesse alcune sentenze di condanna, già passate in giudicato, per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti e ricettazione. Ad aggravare la sua posizione c’era un reingresso illegale in Italia, dopo un precedente rimpatrio nel Paese d’origine. Dopo aver scontato una pena definitiva per ricettazione, il cittadino straniero è stato prelevato dagli agenti all’atto della scarcerazione ed accompagnato al Centro, dove verrà esaminata la richiesta di protezione internazionale avanzata dallo stesso secondo le procedure accelerate previste dall’art. 28 bis del decreto legislativo n. 25/2008.

L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità condotte dalla Questura di Catanzaro, che proseguono in maniera costante su tutto il territorio provinciale.

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