Duplice omicidio a Vicenza nel ’91, ergastolo per un 58enne calabrese

Il cold case riaperto grazie a un match genetico emerso nel 2023 dopo una sparatoria in Calabria

Ergastolo per Umberto Pietrolungo, 58 anni, calabrese di Cetraro (Cosenza) già detenuto per altri reati e ritenuto così dal tribunale di Vicenza il killer dei coniugi Pierangelo Fioretto e Mafalda Begnozzi. La condanna è arrivata nel tardo pomeriggio nel corso dell’udienza preliminare davanti al giudice Antonella Crea. Un duplice delitto avvenuto a Vicenza nel lontano 25 febbraio 1991 e fino ad oggi senza un colpevole e per certi versi ancora avvolto nel mistero dato che il movente del duplice omicidio ancora non è ancora stato chiarito.

Il gup ha accolto quindi le richieste della procura e in aula erano presenti oltre al pubblico ministero Hans Roderich Blattner – che ha coordinato la super indagine svolta dalla squadra mobile della questura di Vicenza guidata dal vice questore Lorenzo Ortensi – e il procuratore capo Lino Giorgio Bruno che nel corso dell’udienza precedente per ore aveva ricostruito un’indagine che per anni è stata un cold case fino alla svolta arrivata nel 2023 quando quella traccia di dna isolata nel 2012 dalla polizia scientifica ha fatto match nei computer, dopo averla comparata con un profilo genetico rinvenuto nel corso di una sparatoria avvenuta in Calabria nel 2022, che ha dato così un nome al killer.

Il gup ha accolto quindi le richieste della procura e in aula erano presenti oltre al pubblico ministero Hans Roderich Blattner – che ha coordinato la super indagine svolta dalla squadra mobile della questura di Vicenza guidata dal vice questore Lorenzo Ortensi – e il procuratore capo Lino Giorgio Bruno che nel corso dell’udienza precedente per ore aveva ricostruito un’indagine che per anni è stata un cold case fino alla svolta arrivata nel 2023 quando quella traccia di dna isolata nel 2012 dalla polizia scientifica ha fatto match nei computer, dopo averla comparata con un profilo genetico rinvenuto nel corso di una sparatoria avvenuta in Calabria nel 2022, che ha dato così un nome al killer.

Diversa, naturalmente, la posizione delle difese, avvocati Marco Bianco, Giuseppe Bruno e Matilde Greselin, che avevano chiesto per l’imputato l’assoluzione. (Ansa)

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