Si è spento Gabrio Celani, architetto e docente universitario, figura centrale nella storia urbanistica di Rende e tra i pionieri della rigenerazione urbana in Italia. A lui si deve il primo piano di recupero italiano, realizzato proprio nel borgo rendese nel 1978, sotto la spinta culturale e scientifica proveniente da Bologna.
A ricordarlo pubblicamente è stato l’ex sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha condiviso con Celani un percorso di collaborazione e visione per la città. “Sin dai primi atti della nostra amministrazione – ha scritto Manna – abbiamo lavorato in sinergia con il professore Celani alla sua idea di ‘museo del paesaggio’. Un progetto che andava ben oltre l’urbanistica, e che cercava di riconnettere l’uomo al territorio, anche attraverso gli ‘spazi del silenzio'”.
A ricordarlo pubblicamente è stato l’ex sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha condiviso con Celani un percorso di collaborazione e visione per la città. “Sin dai primi atti della nostra amministrazione – ha scritto Manna – abbiamo lavorato in sinergia con il professore Celani alla sua idea di ‘museo del paesaggio’. Un progetto che andava ben oltre l’urbanistica, e che cercava di riconnettere l’uomo al territorio, anche attraverso gli ‘spazi del silenzio'”.
Celani aveva idee chiare e coraggiose: “Se c’è la volontà politica – amava ripetere – si può ripartire rigenerando la funzione urbana, rivedendo il concetto di città stessa, creando un ambiente umano che nulla ha a che fare con l’habitat artificiale creato dall’uomo”.
Una visione che ha lasciato un’impronta concreta e duratura a Rende, contribuendo a ridefinire l’identità urbana del centro storico e ispirando un nuovo modo di pensare lo sviluppo dei territori. “Che la terra gli sia lieve – ha concluso Manna – e giungano ai suoi familiari le nostre più sincere condoglianze”.