Nella mattinata odierna, gli agenti della polizia di Crotone hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure coercitive personali e contestuale decreto di sequestro preventivo, emesse dal gip del Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 4 soggetti, gravemente indiziati di svolgere, in concorso tra loro, un’ attività organizzata di accettazione, raccolta anche telefonica telematica, di scommesse sportive per conto di allibratori esteri privi di concessione, autorizzazione o licenza nella provincia di Crotone.
Nella mattinata odierna, gli agenti della polizia di Crotone hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure coercitive personali e contestuale decreto di sequestro preventivo, emesse dal gip del Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 4 soggetti, gravemente indiziati di svolgere, in concorso tra loro, un’ attività organizzata di accettazione, raccolta anche telefonica telematica, di scommesse sportive per conto di allibratori esteri privi di concessione, autorizzazione o licenza nella provincia di Crotone.
Raccolta di scommesse
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Crotone e coordinate dalla Procura della Repubblica, avviate nel 2024 e supportate da complesse attività tecniche, escussioni a sommarie informazioni testimoniali, analisi della documentazione amministrativa, analisi delle copie forensi di computer sequestrati all’interno di alcune agenzie di scommesse, nonché dai controlli amministrativi effettuati, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari circa l’esistenza di un gruppo di soggetti che si occupava della raccolta di scommesse sportive, anche a distanza, per conto di allibratori esteri non autorizzati, mediante la messa a disposizione di siti deputati alla raccolta di scommesse sportive, tutti riportati nell’elenco di siti di gioco inibiti ai sensi dell’art. 102 del D.L. 14 agosto 2020, n. 104.
In particolare gli indagati, alcuni dei quali sono risultati essere titolari anche di attività di scommesse autorizzate, di cui si sono serviti per realizzare la descritta attività delittuosa, avrebbero assunto un ruolo attivo nella attività di raccolta o accettazione delle scommesse sportive, occupandosi in prima persona della raccolta del gioco a distanza e mettendo a disposizione siti e conti di gioco collegati a numerosi avventori, in alcuni casi ignari dell’illiceità di tale attività.
Sequestro della società
Nel corso delle indagini è altresì emerso come il gruppo, per realizzare la condotta delittuosa, si sarebbe servito di un centro scommesse facente parte di una società riferibile a due degli odierni arrestati, atteso che in tale centro venivano raccolte scommesse per conto di allibratori esteri non autorizzati, venivano effettuate ricariche e riscosse vincite in denaro. Per questo motivo, il provvedimento giudiziale ha disposto anche il sequestro preventivo della società e dei beni aziendali ad essa riferibili.
L’attività svolta dalla polizia si inquadra in un più complesso piano articolato di contrasto al gioco nel quale diversi avventori ricadono nell’abitualità tanto da essere considerati “ludopatici” e vittime di una rete di soggetti disposti a concedere somme di denaro a tasso usuraio. Sono attualmente in corso ulteriori e specifiche attività di controllo sui centri scommesse cittadini.