Aree gioco, degrado e pericoli: parte la petizione per restituire sicurezza e dignità ai bambini

Cittadini e cittadine denunciano anni di incuria e chiedono manutenzione, rinnovo e trasparenza nella gestione dei parchi pubblici

Parchi gioco lasciati nell’incuria, attrezzature obsolete o inesistenti, aree verdi trascurate e problemi di sicurezza ovunque. È questo il quadro che un numeroso gruppo di cittadini vibonesi (con in testa Luciano Galgiardi e Anna Murmura) ha deciso di denunciare pubblicamente lanciando una petizione online per chiedere al Comune di Vibo Valentia un intervento immediato sul rinnovo e sulla manutenzione delle aree gioco dedicate ai bambini.

L’elenco delle criticità

L’elenco delle criticità

Da Villa Gagliardi al Parco Urbano, dalla Biblioteca Comunale al Parco della Biodiversità in via Feudotto, fino alle attrezzature di piazza Spogliatore, via Accademie Vibonesi e via S. Aloe: l’elenco delle criticità è lungo e riguarda gran parte degli spazi pubblici della città. Secondo i promotori della petizione, in molti casi le attrezzature sono state demolite perché non a norma, oppure lasciate arrugginire, diventando pericolose per bambini, genitori e anziani.

Le aree appena inaugurate

Il problema riguarda anche parchi di recente inaugurazione: assenza di recinzioni, terreni sconnessi, spigoli vivi, chiodi arrugginiti sporgenti da vecchie recinzioni, attrezzature mal posizionate. Situazioni che possono causare cadute e infortuni anche gravi.

Controlli e manutenzione

La petizione – sottoscrivibile online – si articola in diverse richieste: aggiornamento delle attrezzature obsolete o mal collocate, e verifica della conformità di quelle nuove; tutela della salute pubblica, spostando aree gioco in luoghi più salubri e lontani dal traffico intenso; manutenzione del verde pubblico, con controlli periodici e ispezioni regolari; servizi essenziali, come fontanelle e bagni funzionanti, a beneficio di famiglie e animali; partecipazione e trasparenza, con riunioni pubbliche che permettano ai cittadini di dialogare direttamente con amministratori e tecnici.

Il dramma del piccolo Francesco

Dopo il dramma del piccolo Francesco, schiacciato da una trave nel Parco urbano comunale la città sembra intenzionata a mobilitarsi: “È fondamentale garantire che le strutture siano sicure e in buone condizioni -scrivono i promotori – e che i nostri bambini possano crescere e giocare in spazi stimolanti e non pericolosi. Investire nei parchi significa investire nella salute e nel benessere della comunità”.

Il gruppo invita quindi tutti i cittadini e le cittadine di Vibo Valentia a firmare la petizione: un gesto concreto per chiedere alla politica locale attenzione e responsabilità verso il diritto al gioco e allo spazio pubblico.

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