“Rinascita Scott”, sentenza d’appello: un’assoluzione, cinque pene ridotte e due conferme

La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha assolto Antonio Ierullo, inizialmente condannato a 30 anni per un duplice omicidio del 2002. Confermato l’ergastolo per Domenico Bonavota, pene ridotte per i boss Accorinti e Razionale

Un’assoluzione, cinque condanne riformate e due confermate. È questo il bilancio della sentenza emessa dalla Corte d’assise d’appello di Catanzaro in merito al procedimento su cinque omicidi e un sequestro di persona relativi al maxi processo Rinascita Scott. È stato assolto per non aver commesso il fatto Antonio Ierullo.

L’imputato era accusato del duplice omicidio di Alfredo Cracolici e Giovanni Furlano avvenuto il 9 febbraio 2002 e per il quale Ierullo era stato condannato a 30 anni in primo grado. Per questo stesso delitto, compiuto in contrada Muraglie di Vallelonga a colpi di mitragliatore kalashnikov e fucile calibro 12, è stato confermato l’ergastolo per Domenico Bonavota. Pena ridotta dall’ergastolo a 30 anni di reclusione per i boss Giuseppe Antonio Accorinti e Saverio Razionale, considerati responsabili del duplice omicidio di Antonio Lo Giudice e Roberto Soriano, avvenuto nel 1996. A mitigare la pena nei loro confronti è stata l’esclusione da parte della Corte dell’aggravante della premeditazione.

L’imputato era accusato del duplice omicidio di Alfredo Cracolici e Giovanni Furlano avvenuto il 9 febbraio 2002 e per il quale Ierullo era stato condannato a 30 anni in primo grado. Per questo stesso delitto, compiuto in contrada Muraglie di Vallelonga a colpi di mitragliatore kalashnikov e fucile calibro 12, è stato confermato l’ergastolo per Domenico Bonavota. Pena ridotta dall’ergastolo a 30 anni di reclusione per i boss Giuseppe Antonio Accorinti e Saverio Razionale, considerati responsabili del duplice omicidio di Antonio Lo Giudice e Roberto Soriano, avvenuto nel 1996. A mitigare la pena nei loro confronti è stata l’esclusione da parte della Corte dell’aggravante della premeditazione.

Confermata la condanna per Mantella

È stata esclusa l’aggravante delle modalità mafiose nei confronti di Antonio Vacatello, la cui condanna è stata è stata riformulata in 17 anni e 8 mesi (30 anni in primo grado) e per Pantaleone Maurizio Garisto e Valerio Navarra in 11 anni, un mese e 10 giorni di reclusione (20 anni in primo grado). Nei loro confronti l’accusa riguardava invece il sequestro di persona di Rocco Ursino, vibonese residente a Imbersago. Confermata, infine, la condanna a 14 anni per il collaboratore di giustizia Andrea Mantella in merito all’omicidio di Filippo Gangitano avvenuto il 27 gennaio 2002, il cui corpo non è mai stato ritrovato. (Ansa)

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