C’è un luogo a Vibo che doveva essere simbolo di rinascita e, invece, oggi rappresenta l’ennesima sconfitta della buona amministrazione: il nuovo Teatro comunale. Aperto con “fanfare” e telecamere il 14 febbraio 2024, salutato come “giornata storica”, oggi è tornato a essere un cantiere.
Una storia che parla di sprechi, superficialità e una verità che solo ora comincia a venire a galla: quella fu una farsa, come ha ammesso lo stesso sindaco Enzo Romeo. Dietro il taglio del nastro, mancavano persino le autorizzazioni, mentre si spendevano nomi illustri come Angela Finocchiaro per dare credibilità a un’operazione già compromessa. Un teatro chiuso prima ancora di aprire davvero, una città presa in giro, e soldi pubblici evaporati senza colpevoli.
Una storia che parla di sprechi, superficialità e una verità che solo ora comincia a venire a galla: quella fu una farsa, come ha ammesso lo stesso sindaco Enzo Romeo. Dietro il taglio del nastro, mancavano persino le autorizzazioni, mentre si spendevano nomi illustri come Angela Finocchiaro per dare credibilità a un’operazione già compromessa. Un teatro chiuso prima ancora di aprire davvero, una città presa in giro, e soldi pubblici evaporati senza colpevoli.