Otto anni. Tanto è servito per restituire alla città capoluogo di regione una sala consiliare degna di questo nome. Otto anni, un crollo parziale del controsoffitto (era il febbraio 2018), un lungo periodo di inagibilità, e infine la promessa mantenuta: il nastro è stato tagliato, la nuova Sala Consiliare del Comune di Catanzaro è tornata a “splendere” – come scrive Gazzetta del Sud – “dopo un importante intervento di riqualificazione, resosi necessario in seguito al parziale crollo del controsoffitto”.
Fondi di Agenda urbana
Fondi di Agenda urbana
Ci sono voluti 900 mila euro, finanziati con fondi di Agenda Urbana, per ripristinare il solaio, rifare il controsoffitto “con pannelli fonoassorbenti dalle linee moderne”, rimettere mano a pavimenti, infissi, arredi e persino lucidare il parquet. Tutto, insomma, tranne il tempo perduto. Certo, la tecnologia non manca: un impianto di climatizzazione di ultima generazione a pompa di calore, un sistema fotovoltaico da 7 kW integrato sulla copertura con guaina “smart” che produce energia e fa da impermeabilizzante. Tutto all’insegna della sostenibilità, dell’efficienza, dell’innovazione. Manca solo un dettaglio: otto anni per riuscirci.
La politica fuori casa
Nel frattempo, i consiglieri hanno votato altrove, la città ha discusso altrove, e la politica – quella vera – ha continuato a cercare la sua casa. Ora che la sala è di nuovo agibile. La nuova acustica promette di assorbire il rumore. Speriamo “schermi” anche i silenzi.
 
								 
								 
								

 
															
 
								 
								