Schillaci a Catanzaro: sanità calabrese fuori dal commissariamento, il traguardo è vicino

Alla Casa della Cultura l’incontro di Fratelli d’Italia con il ministro della Salute, la sottosegretaria Ferro e il governatore Occhiuto. L’annuncio del ministro accende l’entusiasmo: la Calabria ha fatto passi avanti significativi

Musica per le orecchie di Roberto Occhiuto. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto stamane alla Casa della Cultura di Catanzaro in occasione dell’incontro promosso da Fratelli d’Italia, ha annunciato che l’uscita della Calabria dal commissariamento della sanità è ormai “vicina”. Un’affermazione che, tra gli applausi della platea, ha dato il tono politico di una mattinata segnata dalla presenza del ministro, della sottosegretaria Wanda Ferro e del presidente della Regione, oltre a numerosi amministratori, dirigenti e simpatizzanti del partito.

Fuori dal commissariamento

Fuori dal commissariamento

“Avviato l’iter per l’uscita della Calabria dal commissariamento e, compatibilmente con i tempi tecnici, la procedura si concluderà, spero rapidamente” – ha dichiarato Schillaci – la Regione ha compiuto negli ultimi anni importanti passi avanti, come testimonia il miglioramento dei Livelli essenziali di assistenza rispetto ad altre realtà del Paese”. Una frase che Occhiuto, commissario alla sanità dal 2021, ha accolto come una vera e propria consacrazione di un percorso politico e amministrativo spesso accidentato ma ora prossimo al traguardo.

Linee guida nazionali

Il ministro ha tracciato anche una panoramica sulle linee guida nazionali, rimarcando come “la sanità sia tornata al centro del dibattito politico” grazie ai 7 miliardi stanziati nell’ultima legge di bilancio. Tre, ha detto, i pilastri su cui si fonda la strategia del governo: valorizzazione del personale, prevenzione e innovazione organizzativa. “Se vogliamo un sistema sanitario davvero universale e gratuito – ha aggiunto – dobbiamo ridurre il numero dei malati, investendo sulla salute prima ancora che sulla cura”.

Il nodo delle liste d’attesa

Schillaci ha toccato anche i nodi più critici del sistema, dalle liste d’attesa al sovraffollamento dei pronto soccorso fino alla salute mentale, settore nel quale “per la prima volta dopo 13 anni è stato approvato un Piano nazionale, con quasi 90 milioni di euro dedicati in manovra”. Risorse che, sommate ai fondi del Pnrr, “rafforzeranno un Servizio sanitario nazionale che resta un punto d’orgoglio, ma che dopo quasi mezzo secolo ha bisogno di una profonda modernizzazione”. Sul piano politico, l’appuntamento di Catanzaro ha rappresentato anche un momento di coesione per il centrodestra calabrese. Wanda Ferro, nel suo intervento, ha rimarcato “l’impegno del governo per una Calabria protagonista e non più fanalino di coda”, sottolineando il lavoro di squadra che lega le istituzioni nazionali e regionali.

Verso una nuova fase

Un messaggio di fiducia, dunque, che per Occhiuto suona come il preludio di una nuova fase: quella in cui la Calabria potrà finalmente gestire in autonomia la propria sanità, dopo anni di commissariamento che hanno segnato la storia

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