Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal questore di Crotone, Renato Panvino, finalizzati a monitorare il centro cittadino e a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione ai luoghi della movida spesso utilizzati come punti di approvvigionamento per i più giovani, la polizia ha arrestato B.A., un 20enne, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di hashish e marijuana.
I fatti
I fatti
Il giovane, già destinatario del provvedimento di Avviso Orale del questore e del Divieto d’accesso alle aree urbane (c.d. Dacur), è stato sorpreso e bloccato dagli agenti delle Volanti nei pressi di un’abitazione, ubicata nel centro città, intento a farvi ingresso. Alla vista degli operatori, che lo sorvegliavano ormai da tempo, il 20enne, secondo la ricostruzione della Questura, avrebbe tentato di eludere il controllo, senza però riuscirci, poiché fulmineo è stato l’intervento teso a bloccarlo. Una volta raggiunto, il giovane avrebbe fornito dichiarazioni mendaci circa la sua presenza in quel luogo, nel tentativo di ingannare gli agenti e quindi sottrarsi all’attività di controllo. Ciononostante, gli agenti, increduli delle sue dichiarazioni e insospettiti dall’atteggiamento assunto, hanno proceduto a effettuare una perquisizione personale che ha dato esito negativo. Tuttavia il controllo è stato esteso anche all’unità immobiliare di sua pertinenza.
Durante l’attività di ricerca nel domicilio, rinvenuti e sequestrati 112 grammi di hashish, 97 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, un coltello intriso di sostanza stupefacente, vario materiale per il confezionamento delle dosi e la somma contanti di 158 euro in banconote e monete, ritenuta provento dell’attività illecita. La sostanza stupefacente, pronta per essere immessa sul mercato, era stata ben occultata dal giovane all’interno di vari involucri e riposta in alcuni cassetti.
L’attività della Questura
L’operazione rientra in una più ampia attività di controllo del territorio e, più in particolare, delle piazze frequentate dai giovani, nelle quali si concentra l’attività investigativa disposta dal Procuratore della Repubblica Domenico Guarascio, tesa a sgominare le organizzazioni criminali che forniscono lo stupefacente ai pusher. Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di ulteriori determinazioni


