“Obiettivo Speranza”, a San Gregorio d’Ippona nasce lo sportello comunale contro la violenza: la dignità non si negozia

Nel giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, sindaco e presidente del Consiglio comunale lanciano un messaggio congiunto e presentano il nuovo sportello di ascolto per le vittime

“Il 25 novembre non è solo una data sul calendario”. È con queste parole, pronunciate congiuntamente dal sindaco di San Gregorio d’Ippona, Pasquale Farfaglia, e dalla presidente del Consiglio comunale, Nicoletta Covalea, che si apre la riflessione istituzionale in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Non è la ricorrenza di un solo giorno, ma il momento in cui le coscienze devono smuoversi, in cui ognuno deve sentirsi chiamato in causa”, affermano.

Numeri sulla violenza

Numeri sulla violenza

Una violenza che, troppo spesso, resta nascosta “nelle nostre mura domestiche, nei rapporti affettivi, sul posto di lavoro, per strada”. E i numeri parlano chiaro: più di sei milioni di donne, in Italia, hanno subìto violenza almeno una volta nella vita. “Dietro ogni numero c’è un volto: madre, figlia, amica, collega. Una storia interrotta, un’anima livida, una dignità ferita”, sottolineano Farfaglia e Covalea, invitando a guardare in faccia una realtà troppo spesso ignorata. La violenza viene descritta come “quello schiaffo che nessuno vede, la parola che annienta, i soldi negati, le carezze che diventano catene”. E il tradimento più doloroso è quello che viene da vicino: “Chi giura amore eterno può diventare l’aggressore manipolatore, narcisista, anaffettivo, incapace di relazioni sane”.

Metterci la faccia

“La solitudine – avvertono i due amministratori – è terreno fertile per il dolore. La paura di non essere ascoltate, il timore del giudizio, l’isolamento e la vergogna – che non deve essere di chi subisce ma di chi non reagisce o finge di non vedere – diventano un muro invalicabile”. Per questo, Farfaglia e Covalea ammoniscono: “Non basta indignarsi una volta l’anno, bisogna metterci la faccia, la voce e le risorse”.

“Obiettivo Speranza”

È all’interno di questa visione che nasce “Obiettivo Speranza”, sportello di ascolto per vittime di violenza. Un progetto avviato sui social quasi un anno fa e che oggi, spiegano con soddisfazione Farfaglia e Covalea, “diventa realtà concreta per ridare dignità, libertà e serenità a chi ne è stata privata, educando alla non violenza e al rispetto”. Il 17 novembre 2025 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento per la sua istituzione.

Lo sportello, che collaborerà con forze dell’ordine, centri antiviolenza, scuole e servizi sociali, viene descritto come “uno spazio vero, empatico, sereno, dove l’ascolto è senza pregiudizi e dove la protezione viene prima di tutto”. Un luogo dove “non sentirsi vittime” ma “parte di una comunità. Un posto dove l’abbraccio e la sicurezza sono all’apice, con sostegno psicologico, criminologico, giuridico e legale”, grazie a un team di esperti composto dal dottor Nicola Centorrino, dalle dottoresse Viviana Ricci e Antonella Sorrentino e dall’avvocata Maria Teresa Natale.

Il servizio sarà disponibile previo appuntamento tramite telefono o WhatsApp al 376.2963248 e via e-mail all’indirizzo obiettivosperanza@gmail.com. “Obiettivo Speranza non è solo un servizio: è la prova che la violenza si abbatte e si vince solo insieme”, affermano congiuntamente i due amministratori. “La dignità non si negozia. I diritti garantiti dalla Costituzione e dalla Carta dei Diritti Umani sono le fondamenta di una comunità che rifiuta la violenza”. Farfaglia e Covalea rivolgono infine un messaggio alle donne: “Non siete e non sarete mai sole. Perché è la vostra voce che conta”.

La conclusione è affidata alle parole di Shakespeare, richiamate come monito e tributo alla forza femminile: “Per tutte le violenze consumate su di Lei… in piedi, Signori, davanti a una Donna!”.

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