Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale della Calabria, insieme all’intera minoranza, ha sottoscritto una lettera indirizzata al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per chiedere l’impugnazione della legge approvata dalla maggioranza di centrodestra che elimina il referendum popolare confermativo sulle modifiche allo Statuto regionale. A darne notizia è il capogruppo del Pd, Ernesto Alecci, che denuncia la gravità di quanto avvenuto nell’ultima seduta del Consiglio regionale. Secondo Alecci, la maggioranza guidata dal presidente Roberto Occhiuto avrebbe presentato e votato “in tutta fretta” una proposta di legge che priva i cittadini calabresi della possibilità di esprimersi sulle eventuali modifiche alla carta statutaria.
Gli esempi
Gli esempi
Il consigliere dem evidenzia come, in assenza dello strumento referendario, la maggioranza potrebbe nei prossimi mesi intervenire sullo Statuto senza il passaggio della consultazione popolare. Alecci cita due esempi per spiegare la portata del provvedimento: un eventuale spostamento della sede del Consiglio regionale da Reggio Calabria a un’altra città, oppure l’innalzamento del numero delle firme necessarie per presentare proposte di legge di iniziativa popolare, oggi fissato a 5.000, con il rischio di ostacolare la partecipazione civica. “Questo non è accettabile”, afferma il capogruppo Pd, spiegando che la decisione di inviare la lettera al ministro Calderoli nasce dall’esigenza di sollecitare un intervento che porti il procedimento davanti alla Corte costituzionale. Alecci sottolinea come tutte le forze politiche di minoranza abbiano aderito all’iniziativa, confermando “una minoranza compatta e pronta a ricoprire al meglio il proprio ruolo”.
Cittadini distanti dalla politica
Il consigliere dem lega la protesta anche al clima di crescente distacco dei cittadini dalla politica, ricordando i recenti dati sull’astensionismo e accusando la maggioranza di centrodestra di aggravare questo divario. “Invece di promuovere il dialogo tra popolo e istituzioni – incalza Alecci – la maggioranza continua a umiliare e mortificare la partecipazione democratica dei calabresi alla vita politica della nostra regione”. Per Alecci, dunque, è necessario “opporci con tutti gli strumenti a nostra disposizione”, affinché non venga compromesso il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte fondamentali per il futuro istituzionale della Calabria.


