Maria Grazia Mazzotta non è più la sindaca di Vallelonga. Lo scioglimento del Consiglio comunale si è infatti materializzato nella mattinata della vigilia di Natale, per effetto delle contestuali dimissioni di sei consiglieri (tre di maggioranza e tre di minoranza). Un evento traumatico per la cittadina delle Preserre vibonesi, inaspettato per tempistica e modalità. Mazzotta era infatti alla guida dell’Esecutivo da appena un anno e mezzo e stava caratterizzando il suo mandato per la compostezza istituzionale e la volontà di rilancio del processo di sviluppo. “Sin dal primo giorno – ha commentato con amarezza – mi sono impegnata al massimo per servire la comunità che amo. Ho svolto il mio compito con orgoglio e dedizione, cosciente delle responsabilità insite nel ruolo. Sono sempre stata a disposizione dei miei cittadini e del mio territorio, senza risparmi di tempo o di energie”.
Maria Grazia Mazzotta non è più la sindaca di Vallelonga. Lo scioglimento del Consiglio comunale si è infatti materializzato nella mattinata della vigilia di Natale, per effetto delle contestuali dimissioni di sei consiglieri (tre di maggioranza e tre di minoranza). Un evento traumatico per la cittadina delle Preserre vibonesi, inaspettato per tempistica e modalità. Mazzotta era infatti alla guida dell’Esecutivo da appena un anno e mezzo e stava caratterizzando il suo mandato per la compostezza istituzionale e la volontà di rilancio del processo di sviluppo. “Sin dal primo giorno – ha commentato con amarezza – mi sono impegnata al massimo per servire la comunità che amo. Ho svolto il mio compito con orgoglio e dedizione, cosciente delle responsabilità insite nel ruolo. Sono sempre stata a disposizione dei miei cittadini e del mio territorio, senza risparmi di tempo o di energie”.
Cosa ha dunque portato alle dimissioni che aprono le porte al commissariamento ed alle successive elezioni? Mazzotta sembra decisa nell’individuare le motivazioni dell’accaduto: “il mio agire – sostiene – è stato costantemente improntato alla legalità ed alla trasparenza. Ho fatto tutto alla luce del sole, ho scelto la via della collaborazione e della chiarezza. Credo che ciò non sia stato di gradimento”. Altri fattori hanno, a suo avviso, inciso sugli ultimi avvenimenti: “chi mette al primo posto le ambizioni personali – rimarca – talvolta lo fa senza rendersi conto che prima viene la collettività e poi il singolo. E, invece, qualcuno non si è posto limiti. Voleva un posto in Giunta ad ogni costo, nonostante l’assordante silenzio determinato dalle sue assenze. C’è chi pretendeva che ogni decisione dovesse essere preventivamente posta al vaglio vincolante della minoranza. Mi dispiace, ma la democrazia non funziona così”.
Mazzotta, però, non cancella l’esperienza: “Adesso torno ai miei affetti, alla mia professione, conscia di quanto di buono si è fatto per Vallelonga. La mia comunità è nel mio cuore e lì ci rimarrà”.


