Sul pontile “Marina Carmelo”di Vibo Marina, catturati dall’azzurro del mare e dallo lo sciabordìo leggero di centinaia di barche beccheggianti, s’avverte l’emozione che sale dentro quasi a far cogliere la voce del cuore. Ad ascoltarne i battiti, tuttavia, non sono coppie innamorate, bensì decine e decine di cardiologi e medici di medicina generale che si ritrovano in una suggestiva sala convegni per mettere a confronto conoscenze ed esiti di ricerche su sofferenze cardiovascolari e gestione del paziente.
L’argomento è interessante, la partecipazione alta. Salgono in cattedra, per delineare il quadro di una situazione per nulla tranquilla e che ogni anno mette a rischio la vita di miglia di pazienti, il cardiologo Giuseppe Carullo (nella foto in alto), in servizio nell’Utic dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, e il dottor Joseph Eliezer Tassone di Catanzaro, responsabili scientifici dell’evento. Nelle loro accurate relazioni, mettono in evidenza temi riguardanti l’ipertensione, le dislepidemie in rapporto con le ultime linee guida, e il trattamento farmacologico della fibrillazione atriale.
Nello specifico, il dottor Carullo si sofferma, con dovizia di particolari, sulla necessità che la presa in carico del malato cardiovascolare abbia a base un modello integrato tra specialista e medico di medicina generale. Un modello che sia idoneo ad ottimizzare il percorso terapeutico, l’efficacia della cura e l’aderenza al trattamento. <E’ di fondamentale importanza – ha sottolineato Carullo – adottare strategie terapeutiche ottimali, adatte ad ogni tipo di paziente, sia in prevenzione primaria che secondaria, favorendo l’utilizzo delle terapie d’associazione>.
Entrambi i relatori portano all’attenzione dei professionisti del settore argomenti di rilevante importanza sui quali si apre un articolato dibattito. Gli interventi si susseguono e dal confronto di conoscenze ed esperienze emergono tanti elementi utili che, con ogni probabilità, saranno a base del resoconto scientifico del convegno.
Naturalmente, sull’argomento ci saranno ancora incontri e dibattiti perché il cuore è vita. E quando il convegno finisce e tutti gli ospiti restano sul pontile di “Marina Carmelo” a godere dello spettacolo che la splendida location offre, i battiti cardiaci aumentano perché il cuore, oltre che vita, è anche amore. Amore per tutto.