Le “fimmine” di Catena Fiorello dalla Sicilia alla Calabria, donne che sanno bastare a se stesse

Tappa calabrese alla Mondadori di Vibo Valentia, la scrittrice vanta da noi un foltissimo gruppo di lettori affezionati

Esuberante come poche, sognatrice come tante, amorevole come tutte. Una femminilità colma di energia contagiosa, che riesce con spontaneità a rompere quegli schemi cui abbiamo stancamente fatto l’abitudine.

Catena Fiorello è questo e molto di più. Dopo circa un anno e mezzo, venerdì 5 luglio le lettrici e i lettori vibonesi hanno potuto rincontrarla dandosi appuntamento al solito posto, lo storico Mondadori Bookstore. La libraia Stefania Mobilio, avvisata dal manager della scrittrice, si è subito fatta trovare pronta all’appello e non ha disdegnato l’organizzazione di un nuovo firmacopie, memore del successo della volta precedente.

Catena Fiorello è questo e molto di più. Dopo circa un anno e mezzo, venerdì 5 luglio le lettrici e i lettori vibonesi hanno potuto rincontrarla dandosi appuntamento al solito posto, lo storico Mondadori Bookstore. La libraia Stefania Mobilio, avvisata dal manager della scrittrice, si è subito fatta trovare pronta all’appello e non ha disdegnato l’organizzazione di un nuovo firmacopie, memore del successo della volta precedente.

Catena, volto noto della televisione italiana e celebre penna di giornali nazionali, ha espressamente preferito tale libreria a diverse altre in regione, per un motivo inconciliabile con il mero interesse economico: qui si è trovata a casa, accolta dall’affetto e dall’entusiasmo del pubblico.

Una vicinanza anche prossemica, dovuta agli spazi ristretti di cui gode il locale. Il classico punto di debolezza capace di mutarsi in vantaggio vincente.

I social la adorano e gli utenti si sfamano quasi quotidianamente dei suoi scatti tratti dalle esperienze che vive ogni giorno, comprese quelle professionali. Il tour estivo, che la sta vedendo impegnata per la promozione del suo romanzo appena pubblicato, è da alcune settimane pane per i loro denti.

Lo abbiamo sperimentato vedendola entrare nella sala strapiena già con il telefonino in mano, intenta a deliziare il Web con un ingresso caloroso e trionfante. La rigidità accademica non è il suo forte e, se una postazione è stata prevista per farla accomodare a mo’ di cattedra, meglio lasciare vuota la sedia retrostante e sedervisi di sopra, evitando barriere tra lei e la gente!

Il nuovo capitolo costituisce il terzo della saga in cinque atti ‘Le signore di Monte Pepe’, avviata nel 2020 con il primo volume ‘Cinque donne e un arancino’.

Il libro, che segna l’aggiunta alla sua firma del cognome materno Galeano – “in onore delle donne forti” – , racconta le vicende di un gruppo di amiche che decidono di aprire una rosticceria di arancini nell’immaginaria Monte Pepe, borgo siciliano isolato fra le montagne; persone semplici cui però il caso riserverà un colpo di scena mozzafiato.

Nel 2022 è stata la volta de ‘I cannoli di Marites’, in cui le signore si godono il meritato successo degli affari e si ritrovano ad accogliere ai fornelli una cuoca filippina, straniera sì ma cintura nera di cucina; le proprietarie della rosticceria dovranno ricredersi riguardo alla sua competenza inaspettata, specialmente nella preparazione dei caratteristici cannoli.

E finalmente a giugno si è dato alle stampe ‘Granita e baguette: Una notte d’amore a Parigi al sapore di Sicilia’, dove la novità consiste in un’avventura fuori porta nella romantica Parigi, al fine di emozionare la clientela di un albergo a cinque stelle con una cena sontuosa a base di prodotti tipici dalla Sicilia; ora la tradizionale specialità gastronomica isolana del titolo si sposa con il pane francese per eccellenza.

A distinguersi nel corso dell’evento, la docente Maria Concetta Preta del Liceo Classico Michele Morelli, autrice di una recensione sull’opera. Fra lei e Catena è scoccata una scintilla particolare, tanto da spingere questa a registrare in diretta un video insieme, apprezzatissimo sui suoi canali: l’insegnante e studiosa ne ha cantato le lodi proclamandone la leggerezza dello stile, una sapiente scrittura mai artefatta e di matrice popolare.

Le “fimmine” di Catena Fiorello sono passionali e veraci, epiche e tragiche; lungi da chi scimmiotta la mascolinità per piacere e piacersi. Non è l’uomo a fare la donna.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Nel mirino dell’uomo sarebbero finiti anche i familiari della professionista. Ora dovrà rispondere di minaccia aggravata
Saranno cinque le aree tematiche previste per la rassegna, con l’obiettivo di attivare un percorso utile a coinvolgere, di anno in anno, quante più realtà possibili
Il giovane era alla guida della sua motocicletta quando ha impattato frontalmente con un’autovettura

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792