Ferrovia bloccata a Battipaglia, si torna a viaggiare ma è caos sulle prenotazioni

Un disastro anche la gestione dei servizi alternativi nel tratto tra Sapri e Battipaglia-Salerno

Quante migliaia di sms o whatsapp hanno spedito in questi giorni Trenitalia e Italo per informare la propria utenza sull’avvenuta cancellazione di questi giorni dei treni verso la Calabria e Sicilia? Emblematico l’sms ricevuto da un giovane studente universitario di Vibo Valentia che proprio oggi doveva prendere il Freccia rossa per ritornare a casa per il periodo estivo. Il biglietto gli verrà rimborsato a settembre, nel frattempo lui ha dovuto prenotare un bus pagando un nuovo biglietto. Di queste storie è piena la cronaca di questi giorni. La gente ormai ci ha fatto il callo e nemmeno denuncia più questi disservizi. C è gente avvisata, altra gente che scopre il tutto recandosi in stazione.
La Federconsumatori ha denunciato la mancanza di chiarezza e di tempestività con cui è stata gestita la vicenda. Mentre Italo ha comunicato la cancellazione totale dei propri treni da martedì 22 luglio a venerdì 26 mattina, Trenitalia ha usato un linguaggio generico : “Variazioni, limitazioni di percorso e cancellazioni per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali. Si invitano i passeggeri a riprogrammare il viaggio”.
In pratica il piano d’emergenza è consistito in una cancellazione di massa delle prenotazioni già effettuate, sia per gli intercity che per i treni al alta velocità. Il piano sostitutivo con il servizio pullman nella tratta da Battipaglia/Salerno a Sapri ha riguardato una minima parte dell’utenza. Trenitalia non ci dice come sono stati selezionati i fortunati passeggeri che hanno potuto raggiungere la Calabria e la Sicilia anche se con un viaggio tormentato, prima il treno, poi il pullman, poi di nuovo il treno. Comunque bene o male con ore e ore di ritardo sono arrivati alla meta.
Ma questi fortunati come sono stati scelti? A caso? In base ai treni cancellati o meno? E a sua volta i treni da cancellare in base a quali criteri? Tante sono le domande e gli interrogativi. Ma la domanda delle domande è la seguente: È mai possibile, o porco di un cane, che nell’epoca dell’intelligenza artificiale, dell’informatica più evoluta, non si riesca a mettere in piedi un piano d’emergenza efficace, trasparente, evoluto?
Il Ministro Salvini, solo ieri in Parlamento ha affermato che lui ha chiesto: “tempestivamente chiarimenti ai tecnici per comprendere le ragioni dei disservizi”. Non si capisce che cosa abbia fatto per avere un piano d’emergenza chiaro e puntuale.
Dai risultati, sembra nulla. Si rimane poi esterrefatti a leggere l’intervista dell’assessore regionale Giovanni Calabrese che dice, nel silenzio del presidente Occhiuto, che c’ è poco da fare e che per i pullman ci sta pensando Trenitalia. In fondo, afferma, i disagi sono limitati. Certo che sono limitati, i biglietti sono stati annullati e ai possessori è stato chiesto di riprogrammare il viaggio o di chiedere il rimborso. Nemmeno una parola di scusa da parte di tutti per i disagi subiti dai cittadini. Siamo terzo mondo e come tale veniamo trattati. Poi ci tengono buoni con il Ponte, l’alta velocità, i cantieri aperti e festival vari.
Il corridoio ferroviario che ci porterà dalla Calabria fino a Praga. È come no, facciamo fino a Mosca, a trovare l’amico Putin. La confusione non finisce qui, il Tg3 Calabria delle 14,20 apre il servizio sui lavori affermando che da domani si torna alla regolarità. Alle 6,30 partirà il treno alta velocità di trenitalia da Reggio e subito dopo alle 7,00 quello di Italo. Certamente, quello che non si dice è che da oltre una settimana che i biglietti sui treni di domani 26 luglio non è possibile ancora acquistarli. Si viaggerà ma solo con i passeggeri che avevano acquistato il biglietto nelle settimane scorse o forse per chi si recherà domani alle Stazioni ferroviarie. Per gli altri utenti bisogna avere pazienza e attendere la giornata di sabato 27 luglio. Non si trattano così, nemmeno i calabresi.

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