Giuseppe Barilaro potrà correre di nuovo alle Amministrative in programma a novembre. L’ex sindaco di Acquaro, colpito dallo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose nell’ottobre 2023, vede così cadere l’ipotesi di incandidabilità che pesava sul suo futuro politico. La notizia è stata diffusa dallo stesso Barilaro attraverso i social, con uno sfogo che ripercorre le tappe della sua vicenda personale e istituzionale.
“Dal 5 dicembre 2022 sono rimasto in silenzio, composto, come sempre ho fatto nei momenti più difficili della mia vita nelle istituzioni”, scrive l’ex primo cittadino, ricordando il decreto di scioglimento seguito all’insediamento della commissione d’accesso. “Chi sceglie di far parte delle amministrazioni dello Stato deve necessariamente accettarne le regole. Un uomo vale quanto la sua parola: mantenerla a volte è complicato. Io l’ho fatto. Ho accettato, pur non condividendola, la decisione dello Stato e non ho presentato ricorso”.
“Dal 5 dicembre 2022 sono rimasto in silenzio, composto, come sempre ho fatto nei momenti più difficili della mia vita nelle istituzioni”, scrive l’ex primo cittadino, ricordando il decreto di scioglimento seguito all’insediamento della commissione d’accesso. “Chi sceglie di far parte delle amministrazioni dello Stato deve necessariamente accettarne le regole. Un uomo vale quanto la sua parola: mantenerla a volte è complicato. Io l’ho fatto. Ho accettato, pur non condividendola, la decisione dello Stato e non ho presentato ricorso”.
Diverso, però, il suo atteggiamento davanti alla proposta del Viminale di dichiararlo incandidabile: “Mi sono opposto con determinazione per far valere le ragioni della verità. Oggi, finalmente, un giudice sovrano si è pronunciato: Giuseppe Barilaro è legittimamente candidabile”.
La soddisfazione è evidente, ma non mancano le ombre: “Gli eventi voluti dagli uomini ti segnano, ti frenano, ti indeboliscono, sfidano il destino imponendogli tappe diverse da quelle pianificate”. E c’è spazio anche per un rammarico, quello legato alla posizione dell’ex assessore Michele Rosano, rimasto escluso dal verdetto favorevole: “Sono certo che il mio amico, in altra sede, saprà far valere le sue ragioni”.
Nel suo post, Barilaro non risparmia un pensiero polemico verso chi – a suo dire – ha gioito o agito nell’ombra contro di lui, “con l’arma buia degli esposti anonimi”, ma allo stesso tempo rivolge un messaggio di affetto “a chi ha sofferto, a chi ha pianto, a chi ha continuato a camminare accanto a me”.
Infine, il ringraziamento agli avvocati Antonio Barilaro e Francesco Izzo, e una citazione quasi poetica: “Là fuori, oltre a ciò che è giusto e a ciò che è sbagliato, esiste un campo immenso. Ci incontreremo lì”.