Agevolazioni nei porti turistici, la legge Lo Schiavo per adesso non è attuabile

Obiettivo del consigliere regionale dei Liberamente progressisti è quello di rilanciare il comparto turistico e la nautica da diporto

La nautica da diporto non può usufruire dei fondi regionali perché la giunta non ha predisposto il regolamento. E’ quanto denuncia il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo autore della progetto di legge. «Il 29 luglio del 2022 il Consiglio regionale approvava una mia proposta di legge in materia di turismo e ricettività che interviene sulla disciplina dei Marina resort. Il testo, controfirmato anche dai colleghi Katia Gentile e Ferdinando Laghi, introduce una nuova tipologia di struttura ricettiva: i “Marina resort” appunto: strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate in uno specchio acqueo appositamente attrezzato come spazio ricettivo all’aria aperta, con le agevolazioni fiscali previste da questa tipologia di strutture. Ebbene, a distanza di oltre 18 mesi, quella legge è rimasta inapplicata perché la Giunta regionale non ha dato seguito al dettato degli articoli 4 e 5, e dunque non ha predisposto il regolamento di classificazione dei Marina resort».

Secondo quanto ricorda Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto-Liberamente progressisti, <obiettivo della  norma – spiega il consigliere regionale – è quello di rilanciare il comparto del turismo legato alla nautica da diporto e l’attrattività degli scali turistici calabresi, attraverso una politica fiscale che favorisca l’approdo delle imbarcazioni e l’utilizzo dei servizi connessi, con ricadute positive sulla filiera dei servizi nautici, dell’accoglienza, della ristorazione e del comparto turistico in generale. La norma punta, inoltre, a mettere la Calabria al passo delle altre regioni che hanno già adottato tale disciplina. Su tali propositi in Consiglio regionale è emersa ampia convergenza politica, ma è chiaro che se l’Esecutivo non darà seguito attraverso quanto di sua competenza all’applicazione della norma, la stessa non sarà nelle condizioni di produrre gli effetti previsti>.

Secondo quanto ricorda Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto-Liberamente progressisti, <obiettivo della  norma – spiega il consigliere regionale – è quello di rilanciare il comparto del turismo legato alla nautica da diporto e l’attrattività degli scali turistici calabresi, attraverso una politica fiscale che favorisca l’approdo delle imbarcazioni e l’utilizzo dei servizi connessi, con ricadute positive sulla filiera dei servizi nautici, dell’accoglienza, della ristorazione e del comparto turistico in generale. La norma punta, inoltre, a mettere la Calabria al passo delle altre regioni che hanno già adottato tale disciplina. Su tali propositi in Consiglio regionale è emersa ampia convergenza politica, ma è chiaro che se l’Esecutivo non darà seguito attraverso quanto di sua competenza all’applicazione della norma, la stessa non sarà nelle condizioni di produrre gli effetti previsti>.

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