Importante intervento per la rifunzionalizzazione e restauro del Museo archeologico nazionale Vito Capialbi di Vibo Valentia che si realizzerà grazie ad un finanziamento di 1,5 milioni di euro. Si tratta di una parte dei complessivi 3,5 milioni di euro in Calabria, finanziati con decreto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nell’ambito del piano strategico ‘Grandi progetti culturali’.
“Un’attenzione del Governo Meloni verso la cultura e la tutela del patrimonio storico e archeologico della nostra città. Che mira alla valorizzazione della nostra identità culturale e che diventa risorsa su cui costruire sviluppo economico e occupazionale” si legge nella nota diramata dalla sezione vibonese di Fratelli d’Italia.
“Un’attenzione del Governo Meloni verso la cultura e la tutela del patrimonio storico e archeologico della nostra città. Che mira alla valorizzazione della nostra identità culturale e che diventa risorsa su cui costruire sviluppo economico e occupazionale” si legge nella nota diramata dalla sezione vibonese di Fratelli d’Italia.
“Riteniamo doveroso – prosegue – ringraziare il governo Meloni per l’attenzione dimostrata alla nostra città in un ambito così importante ma troppo spesso dimenticata in passato. Nell’insieme, il progetto si propone di coniugare la conservazione e la valorizzazione della fortificazione medioevale che ospita il Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia “Vito Capialbi” e la rifunzionalizzazione dei percorsi espositivi, in una logica di armonizzazione del complesso architettonico e delle finalità di musealizzazione, attraverso un approccio olistico”.
L’intervento interesserà sia la parte architettonica, Castello, depositi e interrati, sia il giardino storico e le collezioni custodite nei depositi. L’intervento è finalizzato a ripensare un nuovo percorso espositivo, con uno sviluppo cronologico-tematico delle opere in esposizione che possa rappresentare in maniera semplice e accessibile la vicenda insediativa di Vibo Valentia e del suo vasto territorio di riferimento, in cui includere anche la narrazione storica e architettonica dell’edificio monumentale che ospita il Museo.
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