Assenza del pediatra nell’entroterra vibonese, le mamme ricevute all’Asp

Delegazione di mamme provenienti da Acquaro, Dasà, Arena, Dinami e Fabrizia in protesta alla sede dell'Azienda per chiedere il ripristino del servizio

Supportate dal primo cittadino di Dasà, Raffaele Scaturchio, dal candidato a sindaco in pectore al Comune di Acquaro, Pino Ferraro, e dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti e Michele Comito, le mamme dell’entroterra vibonese (Acquaro, Dasà, Arena, Dinami, Fabrizia), come annunciato, si sono recate in delegazione stamattina presso i locali dell’Asp per un sit-in di protesta contro l’assenza di un pediatra di riferimento in zona (la titolare è in congedo per una grave malattia).

Supportate dal primo cittadino di Dasà, Raffaele Scaturchio, dal candidato a sindaco in pectore al Comune di Acquaro, Pino Ferraro, e dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti e Michele Comito, le mamme dell’entroterra vibonese (Acquaro, Dasà, Arena, Dinami, Fabrizia), come annunciato, si sono recate in delegazione stamattina presso i locali dell’Asp per un sit-in di protesta contro l’assenza di un pediatra di riferimento in zona (la titolare è in congedo per una grave malattia).

Prestazione fondamentale

Una circostanza che le costringe a fare diversi chilometri per trovare un medico per i loro figli o, in alternativa, a recarsi addirittura al pronto soccorso per ricevere le cure del caso e ottenere un diritto che, come spesso accade quando si parla di sanità in queste zone, viene fatto percepire come il contrario di sé stesso. Altrimenti, non si spiega umanamente come si possa privare centinaia di persone, da almeno quattro mesi, di una prestazione fondamentale.

Tornando a stamattina, in un clima definito cordiale, a ricevere le mamme in ufficio accompagnate da Raffaele Scaturchio, che precedentemente aveva inviato una lettera di protesta sul problema sono stati il direttore sanitario aziendale, Ilario Lazzaro, e il sovraordinato della direzione generale, nonché vice capo ufficio di gabinetto dell’UTG, Sergio Raimondo.

Entrambi hanno ascoltato con attenzione l’esposizione del problema e hanno riferito di essersi già attivati per cercare di tamponare la situazione, contattando due medici in pensione, i quali però hanno rifiutato l’incarico (non è dato conoscerne il motivo).

L’altra opzione presa in considerazione è che le due dottoresse attualmente in servizio, che coprono le aree limitrofe, si alternino nella zona rimasta scoperta. Questa soluzione, però, al momento sembra essere in standby. È stato comunque assicurato alle mamme che già questa sera si terrà un incontro per cercare una soluzione e che l’esito sarà comunicato loro appena possibile.

La speranza

La richiesta avanzata è che le due dottoresse possano alternarsi un paio di volte a settimana ad Acquaro, nello studio della pediatra assente, così da garantire almeno un servizio minimo. Visto il clima di gentilezza e disponibilità con cui sono state accolte, le mamme ci sperano. Non resta che attendere.

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