Il Bando Italia 1Giga rappresenta uno dei più importanti progetti di sviluppo infrastrutturale per l’Italia con l’obiettivo di portare la connettività a banda ultralarga su tutto il territorio nazionale. Ciò significa abilitare, potenziando la rete, una serie di servizi digitali per persone, imprese e amministrazioni locali come lo streaming in hd, lo smart working, la telemedicina, ma anche la gestione dei flussi di traffico, dell’illuminazione pubblica, del monitoraggio ambientale.
Aumenta la copertura
Aumenta la copertura
Attraverso l’impegno condiviso tra istituzioni e imprese, saranno raggiunti risultati significativi in termini di copertura, sostenibilità e impatto economico. FiberCop è aggiudicataria di 7 dei 15 lotti a Bando nelle aree grigie (quelle aree in cui la connettività con fibra ottica è limitata o parziale) ed assegnataria di 1,6 miliardi di euro di fondi Pnrr. I 7 lotti riguardano Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano (complessivamente quindi 11 Regioni).
FiberCop super attiva
Al 31 dicembre FiberCop ha collegato 694.384 civici su un totale di 1.334.545 civici da connettere entro giugno 2026, vale a dire oltre il 52% del totale. Tra tutte le regioni, la Calabria si distingue tra gli altri come simbolo del successo del Bando Italia 1G. Con i due lotti principali (5 ed 11), con un obiettivo di civici da coprire tra i più alti tra le regioni italiane (341.665), sta esprimendo una delle migliori performances a livello nazionale con quasi il 62% dei civici collegati (+4% in un mese rispetto a novembre 2024) , rispettando pienamente la tabella di marcia prevista dalle milestone del piano.
Tecnologie innovative
L’intero progetto si distingue per il rispetto delle regole ambientali, con attenzione alla riduzione delle emissioni. Infatti, gli interventi di posa della rete, realizzati prevalentemente sfruttando le infrastrutture esistenti ed utilizzando le tecnologie innovative, quali la mini trincea e le perforazioni sotterranee guidate (no-dig), oltre a minimizzare l’estensione dei cantieri e i tempi di realizzazione, riducono drasticamente (-70%) gli impatti ambientali in termini di movimentazione di macchinari e di traffico veicolare, i consumi energetici (-50%) e l’utilizzo di risorse non rinnovabili quali i materiali per il riempimento degli scavi.
Controllo sui materiali
Inoltre, viene effettuato un accurato controllo su tutti i materiali impiegati e sul loro ciclo di vita, assicurando l’uso di prodotti con marchio ambientale ed energetico, non tossici, nocivi o inquinanti e preferibilmente realizzati con processi di riciclo, oltre che assicurando il loro recupero e corretto smaltimento. Questi accorgimenti garantiscono un impatto minimo sui territori coinvolti.