Blitz contro i clan del Vibonese, la Cassazione annulla con rinvio quattro custodie cautelari 

Vista la decisione della Suprema Corte, ora dovrà pronunciarsi nuovamente il Tribunale del Riesame di Catanzaro

Annullamento con rinvio. Questa la decisione della Suprema Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi su quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip distrettuale nel maggio scorso nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Portosalvo” contro i clan del Vibonese. Annullate con rinvio le precedenti decisioni del Riesame (confermative del carcere) nei confronti di Salvatore Tripodi, Salvatore Vita e Franco D’Ascoli di Portosalvo e Rosario Fiorillo di Piscopio.

Al centro delle contestazioni ci sono l’omicidio di Michele Palumbo – assicuratore ucciso nel 2010 e ritenuto dagli inquirenti l’uomo del boss Pantaleone Mancuso per quanto riguarda il controllo di Vibo Marina – due estorsioni e per i soli Tripodi e D’Ascoli anche il reato di associazione mafiosa.

Al centro delle contestazioni ci sono l’omicidio di Michele Palumbo – assicuratore ucciso nel 2010 e ritenuto dagli inquirenti l’uomo del boss Pantaleone Mancuso per quanto riguarda il controllo di Vibo Marina – due estorsioni e per i soli Tripodi e D’Ascoli anche il reato di associazione mafiosa.

Vista la decisione della Cassazione, ora dovrà pronunciarsi nuovamente il Tribunale del Riesame di Catanzaro.

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