Bullismo a Catanzaro, il ragazzo deriso perdona le ragazze coinvolte: non mettetele alla gogna

Francescopio Nevolo invita al perdono e chiede di non alimentare la gogna mediatica: hanno capito l’errore, ora devono crescere

Dopo giorni di polemiche e indignazione, Francescopio Nevolo, il ragazzo vittima di bullismo a Catanzaro, ha scelto la via del perdono. Con un post su Facebook, il giovane ha voluto ringraziare tutti coloro che gli hanno espresso solidarietà, compresi il sindaco e le autorità locali che si sono occupate della vicenda.

L’episodio, che ha scosso l’opinione pubblica, ha visto alcune ragazze prendere in giro Francescopio, riprendendo la scena in un video che è poi circolato sui social. La diffusione delle immagini ha suscitato una reazione immediata, con migliaia di persone che hanno condannato il gesto e chiesto provvedimenti.

L’episodio, che ha scosso l’opinione pubblica, ha visto alcune ragazze prendere in giro Francescopio, riprendendo la scena in un video che è poi circolato sui social. La diffusione delle immagini ha suscitato una reazione immediata, con migliaia di persone che hanno condannato il gesto e chiesto provvedimenti.

Ora, però, il giovane chiede che l’attenzione mediatica sulle ragazze coinvolte venga ridimensionata. “Le ragazze mi hanno chiesto scusa e anche i loro genitori, che sono persone bravissime. Ho accettato le loro scuse” ha scritto Francescopio nel suo post. E poi un appello: “Vi chiedo solo un favore: non mettetele più alla gogna mediatica. Penso abbiano imparato la lezione, sono ancora piccole e devono crescere. Se perdono io, provateci anche voi”.

Il suo messaggio è un invito a riflettere non solo sugli effetti del bullismo, ma anche sull’importanza del perdono e della crescita personale. “State sempre vigili, aiutate chi ha bisogno” ha aggiunto, sottolineando come episodi del genere debbano essere contrastati con attenzione e sensibilità.

Infine, il ragazzo ha voluto dedicare un pensiero speciale alla madre, Lina Mensica, ringraziandola con parole cariche di affetto: “Ti voglio bene”.

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