“Sarò presente con convinzione, insieme al mio movimento Liberamente progressisti, alla manifestazione “‘Calabria alza la testa’, che una rete di associazioni che si battono per i diritti nella sanità, su impulso de Il Quotidiano del Sud, ha promosso per questo sabato 10 maggio a Catanzaro. Ci saremo anche noi per rilanciare il nostro costante impegno sul fronte della tutela del diritto costituzionale all’accesso alle cure e per ribadire come quella della sanità in Calabria sia la vera priorità sulla quale la classe politica ha il dovere di profondere tutte le proprie energie”. È quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti.
Le carenze del sistema sanitario
“Al tempo stesso – prosegue Lo Schiavo -, non posso esimermi da una considerazione di carattere politico: ho letto con attenzione la lettera aperta del governatore Occhiuto con cui giustifica la sua assenza alla manifestazione del 10 maggio e non posso fare a meno di notare come sia sbagliato trasformare il tema della sanità in una contesa partitica. Mentre il presidente si preoccupa di accusare oppositori e difendere il proprio operato, migliaia di calabresi continuano a vivere sulla propria pelle le drammatiche carenze del nostro sistema sanitario. Non è mio interesso alimentare questa sterile contrapposizione. Non mi interessa sapere ‘di chi è la colpa’. Mi interessa, al contrario, sapere quando una madre potrà portare il proprio figlio al Pronto soccorso senza dover attendere ore interminabili. Quando un anziano potrà fare una Tac senza dover emigrare in altre regioni. Quando un malato oncologico potrà ricevere cure adeguate vicino casa”.
Una manifestazione per i cittadini
Lo Schiavo prosegue: “La vera domanda non è ‘chi ha fatto cosa negli ultimi 20 anni’, ma ‘cosa facciamo concretamente ora per garantire un diritto fondamentale ai calabresi?’. La manifestazione del 10 maggio non è contro qualcuno, ma per i cittadini. Non è un’azione politica, ma civica. Non nasce da un calcolo elettorale, ma dalla necessità di dare voce a chi soffre ogni giorno sulla propria pelle le conseguenze di un sistema sanitario ancora profondamente inadeguato. La vera forza di una classe dirigente si misura nel coraggio di confrontarsi con le criticità ancora irrisolte. Si misura nella qualità della vita che riesce a garantire ai propri cittadini. Sarò sabato in piazza per difendere la sanità pubblica calabrese, gravemente compromessa da anni di tagli e gestioni fallimentari; per riaffermare il diritto costituzionale alla salute, che in Calabria continua a essere negato a migliaia di cittadini; sarò in piazza contro le disuguaglianze sanitarie che costringono i calabresi a viaggi della speranza, liste d’attesa infinite e servizi territoriali inesistenti”.
“La salute – conclude Lo Schiavo – non è un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti”